San Marino. Libera: “Altroché va tutto bene 78 imprese hanno chiuso e altre non riescono a pagare le tredicesime”

San Marino. Libera: “Altroché va tutto bene 78 imprese hanno chiuso e altre non riescono a pagare le tredicesime”

Rassegna Stampa – Il partito di opposizione ha affrontato i temi di più stretta attualità

Libera rivendica nell’ambito della propria attività di opposizione, in particolare nella discussione sull’ultima legge di bilancio, i risultati ottenuti sul fronte della lotta al carovita, per la quale ritiene il Governo non abbia fatto abbastanza. “Il partito – ha detto il presidente Dalibor Riccardi – si è concentrato su questi temi che affliggono le famiglie. Il governo ha mostrato criticità nella gestione dei contratti delle utenze e dei servizi dell’Aass. Abbiamo raccolto numerose proteste”, dice Riccardi rivendicando quanto fatto dal suo partito e indicando anche la strada che percorrerà in vista delle elezioni, richiamando anche il percorso con i compagni del Partito socialista.

“Grazie per averci chiamati compagni – esordisce Tonino Volpinari presidente del Ps – Nostro auspicio nel rapporto con Libera è quello di poter ravvivare una forza socialità nel Paese e dare un punto di riferimento credibile. “Noi siamo i più longevi- aggiunge Volpinari – ed è significativo che con il più giovane partito Libera ci siamo trovati proprio sulla necessità e nei bisogni delle famiglie, alle quali garantiremo un interlocutore incisivo, in grado di ascoltare bisogni ed offrire proposte concrete e realistiche”. Una alleanza, ribadisce, in prospettiva elettorale, nell’auspicio che possa esserci un “governo che pensi ai cittadini piuttosto che solo ad occupare le poltrone”.

Eva Guidi sottolinea che per tutti è tempo di bilanci, ma sgombra il campo dal teatrino del “va tutto bene” per il governo e del “va tutto male” per l’opposizione, evidenziando di avere condiviso il percorso di integrazione europea. “Questo potrebbe portare risultati positivi se il paese verrà preparato – dice Eva Guidi -Tutti devono essere informati, preparati: i cittadini, la Pa, la classe politica… solo in tale modo potrà essere una grande opportunità. Allo stesso tempo dovremo vedere nel dettaglio l’accordo”. Molto negative, invece le valutazioni sul mancato sostegno ai cittadini in difficoltà e i mancati interventi sul carovita e sul carocasa. “Ci sono cittadini inferociti per una gestione delle bollette da fare accapponare la pelle.

Un governo che non è capace neppure di fornire delle bollette delle utenze comprensibili, incapace di dare risposte ai problemi dei cittadini in una finanziaria, ma li rinvia”, aggiunge Matteo Ciacci. E sulla scelta della tariffa fissa o indicizzata chiede di prorogare la possibilità di scelta a dopo il 29 dicembre e che “l’Azienda dei sevizi indichi quale è la migliore tariffa per ciascun utente. Veniamo alle cose pratiche, non al mondo dei sogni che ha il governo”. Poi smorza il trionfalismo dell’esecutivo circa l’economia: “Abbiamo nell’ultimo anno perso 78 attività economiche. Ci troviamo di fronte a un settore manifatturiero che fatica ad investire, con imprese che faticano a pagare le tredicesime a tanti lavoratori. Di fronte a questi dati qui non possiamo sostenere che va tutto bene e il Paese e in movimento. Il Paese è terrorizzato dall’andare a fare la spesa, dal non sapere come pagare la bolletta, dal non avere risposte sui temi che oggi per noi risultano prioritari, ovvero il carovita e il carocasa, ma la finanziaria ha rinviato problemi. Il governo non ha avuto il minimo di capacità nella costruzione di una prospettiva economica”, ha detto Ciacci.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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