San Marino. RF: “Situazione drammatica, serve un piano di sicurezza nazionale”

San Marino. RF: “Situazione drammatica, serve un piano di sicurezza nazionale”

Rischiamo di perdere il controllo del debito e questo significa non avere più risorse e non poter più pagare stipendi e pensioni

ANTONIO FABBRI. Il declassamento di Fitch Ratings che ha visto passare San Marino da BB- a BB, preoccupa non poco le forze politiche. “Rimaniamo un paese non affidabile come eravamo prima, ma cambia molto dal punto di vista del messaggio agli investitori. Quando Repubblica dovrà rinegoziare il proprio debito sui mercati internazionali, la cosa avrà un peso. E’ un messaggio che non è per niente positivo”. Così Andrea Zafferani di Repubblica futura che aggiunge: “La Segreteria alle Finanze ha minimizzato parlando di fattori esterni. E’ già molto che non abbia dato la colpa al governo di Adesso.sm. Certamente fattori esterni incidono: l’andamento dei mercati finanziari, lo spread, sono fattori che non sono sotto nostro controllo”. Incidono sull’andamento del rating e della solvibilità del nostro paese, ma il problema è che non si può pensare di cavarsela dicendo “sono fattori esterni”. E’ il solito atteggiamento miope e completamente sbagliato che la Segreteria alle Finanze sta tenendo da un anno e mezzo a questa parte. Prima ha affrontato il problema dicendo di avere ereditato una situazione difficile; oggi se la cava dicendo che sono fattori esterni. In tutta questa dinamica manca sempre la parte fondamentale: cosa fa il nostro Paese per invertire il trend? Cosa sta facendo per non essere dipendente dal debito pubblico, che per una Repubblica come la nostra è la strada del fallimento? Nulla. Noi rischiamo di perdere il controllo del debito velocemente e questo significa non solo default, ma anche non avere più le risorse per pagare stipendi e pensioni, è quello che rischia di succederci di qui a pochi anni. L’irresponsabilità totale del governo e della Segreteria alle Finanze, non è solo nel fatto di dare le colpe ad altri, ma anche nel non porsi mai il problema di come invertire il trend che ci sta vedendo sempre più dipendenti dal debito. La Segreteria alle Finanze è latitante.

Il deficit galoppa, il destino del progetto Npl è sconosciuto a chiunque. Il famoso progetto Npl, per motivi che nessuno sa, ci dice Fitch che è stato rinviato al secondo trimestre 2023. San Marino è completamente esposto alle turbolenze nei mercati dell’energia. Completamente dipendenti dalla possibilità che non arrivi il gas. Forte rischio di non disponibilità di materie essenziali per la nostra industria. Fitch dice anche che, contraria- mente a tanti altri paesi europei, mancano completamente piani di supporto all’inflazione per le famiglie. Npl, energie e caro vita sono fattori interni su cui il governo dovrebbe assumersi la responsabilità di fare qualcosa”.

Katia Savoretti dal canto suo rimarca come Repubblica futura abbia presentato delle proposte riguardo in particolare al gas e all’aumento delle utenze e ha chiesto con uno Odg di impegnare il governo a presentare misure di calmieramento dei pezzi delle utenze, interventi per la riduzione del costo dei prodotti di largo consumo e misure di medio termine per la produzione energetica. L’odg è stato bocciato. “Risposte non ce ne sono state per un piano di intervento. Ancora una volta ci troviamo basiti di fronte a un governo che non si preoccupa minimamente di aiutare i cittadini e non cerca di trovare delle soluzioni per cercare di aiutare il paese in questo momento – dice Savoretti – Ad oggi non conosciamo bene gli approvvigionamenti energetici interni del nostro paese e se San Marino possa essere al sicuro nel reperire il gas. Pare proprio che non ci sia interesse e che di fronte a queste emergenze il governo voglia minimizzare. Un atteggiamento ancora una volta incomprensibile e a nostro parere assurdo. Il tema è importante e va affrontato nell’immediato e occorre fare un piano di interventi ben strutturato per arrivare preparati al peggio”, dice Katia Savoretti.

Rimarca il problema Nicola Renzi: “Rf è estremamente preoccupata. Siamo in un momento carico di difficoltà come forse non se ne ricordavano dal secondo dopoguerra. Di fronte a questa rappresentazione che abbiamo dato il governo ha sempre minimizzato la situazione. La risposta del Segretario è sempre stata: i soldi si trovano, non sono un problema. Forse questa leggerezza la dimostra consulenza da 300mila euro per la verifica sismica, o quella consulenza che era stata data prima per il nuovo ospedale. Per un totale di oltre mezzo milione. Non c’è la minima attenzione al contenimento della spesa e brancoliamo nel buio. La situazione è molto grave e il governo o non risponde. Dicevamo che il debito avrebbe messo in crisi la sovranità di San Marino. Oggi Fitch conferma la gravità della situazione. Il segretario Gatti ci ha risposto che non avevamo capito. Oggi la preoccupazione numero uno nella campagna elettorale in Italia è il prezzo del gas, gli aumenti delle bollette, dei carburanti e dei beni di prima necessità. A San Marino non se ne parla. Non se ne può parlare. Il piano del governo ci dicono che esista, ma nessuno lo può vedere. Dal report di Fitch noi apprendiamo delle cose che qua non ci hanno detto. Quindi ci sono i 5 milioni che si pensa di spendere in più per l’Aass, ma noi temiamo che saranno molti di più… oppure apprendiamo che la realizzazione del piano Npl viene rimandata al prossimo anno, quando questa doveva essere emergenza numero 1”. La situazione è dunque grave e Rf, per bocca di Nicola Renzi, fa la sua proposta: “Secondo noi serve una riflessione approfondita per cercare un piano di salvezza nazionale che va confezionato con il contributo di tutti nel minor tempo possibile. Altrimenti quando arriveremo all’autunno e all’inverno, e dovremo fare il rollover e trovare nuova liquidità sui mercati, allora saranno guai per tutti. Non ho parlato di governo di salvezza nazionale, ma a noi interessa che ci sia un piano di salvezza nazionale: individuare i problemi e impegno di tutti a risolverlo. Non ci interessano teatrini o formule, a noi interessa che il Paese si salvi. Si assuma le sue responsabilità se il governo vuole che si continui a campicchiare per altri mesi magari un anno e per poi lasciare la patata bollente a un’altra maggioranza che, qualunque sarà, si troverà in una situazione dirompente ed esplosiva. Siamo ancora di più sull’orlo del baratro. In questo momento servono le idee migliori per fare questo piano di sicurezza nazionale. Occorre anche la rottura di tabù che a San Marino non sono mai stati presi in considerazione. Non può essere solo una forza politica a dare quelle idee, ci deve essere un confronto serio. Di qui la proposta di un piano di salvezza nazionale. Anche se si vuole dare ad intendere che il declassamento di Fitch non cambi niente, il governo sa, eccome, che cambieranno molte cose… Fino a poco tempo fa speravamo di sbagliarci, oggi forse ci rammarichiamo di non esserci preoccupati abbastanza”, conclude Renzi.

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy