San Marino. Libera: “Il caro-vita sta diventando insostenibile” 

San Marino. Libera: “Il caro-vita sta diventando insostenibile” 

Libera, forza politica di minoranza, espone le sue opinioni su caro bollette e caro vita nella Repubblica di San Marino.

“Come abbiamo sempre sostenuto, rinviare i problemi non significa risolverli ma solo prendere del tempo. 
Così è successo per il ‘caos bollette’ di inizio anno con la disastrosa gestione di Lonfernini che ha portato, lo ricordiamo, a dover addirittura annullare la fatturazione delle bollette del gas di dicembre e gennaio non tanto per trovare soluzioni al fine di calmierare i costi ma solo per spostare di qualche mese il problema.
Infatti con lo storno delle bollette avvenuto in fretta e furia, con un pressapochismo e una incapacità intollerabile, il governo ha poi definito un cronoprogramma che ha portato a maggio 2023 l’emissione delle fatture dei mesi di dicembre-gennaio e a luglio 2023 quelle dei mesi di febbraio-marzo fino ad arrivare a fine anno. 
Ecco perché sono arrivate a casa dei sammarinesi bollette ancora elevate: perché a Marzo non si è provato a ricercare soluzioni per calmierare i costi dovuti a tariffe più alte, sostenendo famiglie e imprese, ma si è solo posticipato il problema.
Noi crediamo che dopo il dilettantismo dimostrato sia arrivato il momento, già nel prossimo assestamento di bilancio, di dare una risposta concreta all’aumento del costo della vita testimoniato anche dalla crescita delle bollette.
Sono stati persi 10 punti del potere d’acquisto sui nostri 600 milioni di monte salari.
Abbiamo visto aumentare di più del 50% le nostre bollette, il carrello della spesa del 60% e l’inflazione ha azzerato le rivalutazioni dei contratti fatte negli ultimi mesi.
Per non parlare del caro-mutui, caro-affitti e delle criticità nel trovare appartamenti da acquistare o affittare. 
In questo senso Libera ha proposto di evitare giri di liquidità strani nella gestione dell’azienda dei servizi chiedendo che tutte le risorse incamerate dallo Stato venissero utilizzate per calmierare le bollette.
Abbiamo chiesto di utilizzare le somme non investite per il piano ristori per ridurre il caro vita, lavorato per ridurre l’aumento degli interessi sui mutui in sinergia con le banche, abbiamo chiesto di agire sul reddito minimo famigliare oggi non efficace ed infine un piano casa intervenendo sulla legge sul mutuo prima casa.
Speriamo che le nostre proposte vengano prese in considerazione dal governo subito perché continuare a rinviare e non affrontare con concretezza e pragmatismo le difficoltà ha davvero poco senso”.
Libera
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