San Marino. Libera: “su telecomunicazioni e transizione digitale nella pubblica amministrazione il Paese è indietro di 20 anni”

San Marino. Libera: “su telecomunicazioni e transizione digitale nella pubblica amministrazione il Paese è indietro di 20 anni”

“Negli ultimi mesi numerosi cittadini hanno tentato di contattarci, anche telefonicamente, per segnalare il malfunzionamento dei servizi di telefonia mobile nel nostro Paese che nell’ultimo hanno registrato, innegabilmente, un ulteriore peggioramento della qualità delle chiamate”.

Lo afferma Libera, che aggiunge: “Peccato che anche questi tentativi di chiamata siano risultati molto difficili. Al netto della facile ironia è oramai conclamato che, nella Repubblica di San Marino, effettuare una semplice telefonata da dispositivo mobile, sia essa per motivi professionali o personali, sia diventato sempre più difficile. Così come sempre più difficile è spiegare a clienti, fornitori o semplici visitatori il motivo per il quale una volta varcato il confine il loro cellulare smette di funzionare. Uno strumento che ormai da decenni è diventato il principale strumento di comunicazione si presenta oggi inspiegabilmente come un punto di debolezza del nostro intero Sistema Paese. Alla faccia della competitività e dell’attrattività della nostra economia.

Discorso analogo si potrebbe fare per la tanto pubblicizzata transizione digitale della Pubblica Amministrazione nostrana. Che fine hanno fatto gli accordi che avevano come obiettivo quello di fondare una Repubblica moderna e digitale, appoggiandosi alle migliori tecnologie di cloud computing? Che fine ha fatto il memorandum Amazon?

Di pubblica amministrazione si parla oggi solo in termini di nuove assunzioni, tutto tace, invece, rispetto alle esigenze di riorganizzazione interna, part-time verticale, uffici aperti anche il pomeriggio ed il sabato mattina e, appunto, di digitalizzazione. Più della metà della pubblica amministrazione viaggia ancora su carta, è necessario recarsi negli uffici per compilare moduli cartacei e presentare le varie pratiche, non esiste ancora identità digitale o carta di identità elettronica, il fascicolo sanitario non consente di prenotare visite. Queste sono solo alcuni esempi macroscopici che denotano quanto siamo arretrati rispetto all’Italia, alle regioni e ai comuni limitrofi”.

Libera afferma la volontà di continuare “a denunciare questo immobilismo su tutto il fronte dell’innovazione nel nostro Paese che avrebbe, se opportunatamente stimolata, una inevitabile ricaduta in termini di occupazione, per giovani provvisti di un bagaglio tecnico decisamente utile che non possono trovare nel “posto sotto lo Stato” l’unica prospettiva per il loro futuro”.

E conclude: “Siamo ripiombati indietro di 20 anni, Libera nelle prossime settimane presenterà alla cittadinanza il proprio Progetto Paese che avrà al centro l’ammodernamento della Repubblica di San Marino dal punto di vista dei diritti delle persone, della cultura, dell’ambiente, dello sviluppo e, appunto, della transizione digitale per consegnare un Paese migliore alle future generazioni”.

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