San Marino. L’informazione: “Tutela minori, da oltre un anno mancano diversi protocolli operativi fondamentali”

San Marino. L’informazione: “Tutela minori, da oltre un anno mancano diversi protocolli operativi fondamentali”

RASSEGNA STAMPA – Emerge dalla risposta all’interrogazione presentata a dicembre scorso da Libera e Repubblica futura che chiede conto della nuova organizzazione del servizio

ANTONIO FABBRI – Nuova tutela minori, mancano ancora protocolli operativi e regna un certo disagio nel servizio, considerato che diversi operatori hanno chiesto il trasferimento, altri si sono messi in aspettativa, altri ancora da tempo segnalano difficoltà e modalità operative assenti o non ritenute consone. La situazione è entrata in una interrogazione dello scorso dicembre ed è stata resa nota anche alla Direzione generale dell’Iss, alla Direzione sanitaria e alla Segretaria di Stato, oltre che ai sindacati e a diversi esponenti politici. Tuttavia, al momento non risulta si sia mosso qualcosa per trovare una soluzione a una situazione di difficoltà che cominciano a percepire anche gli utenti.

Che qualcosa non stia funzionando emerge dalla risposta all’interrogazione presentata a dicembre scorso da Libera e Repubblica futura e alla quale è arrivata la risposta scritta in questi giorni, in vista del Consiglio che si apre oggi.

Al di là di alcune risposte che paiono evasive, emerge dalla risposta alla domanda 11 come, a oltre un anno dal via alla riorganizzazione del servizio e dalla nascita della sperimentazione con la cosiddetta “nuova tutela minori”, non siano ancora stati attivati tutti i protocolli operativi, soprattutto negli ambiti più delicati.

Il via alla sperimentazione Si legge nell’interrogazione che la delibera “del Comitato Esecutivo dell’I.S.S. n. 8 del 20 ottobre 2022, parzialmente rettificata con successiva delibera n. 8 del 26 ottobre 2022, dava infatti avvio a partire dal 14 novembre 2022 alla sperimentazione di una proposta di revisione dell’assetto organizzativo dei servizi I.S.S. che rispondesse al mandato contenuto nell’articolo 33 della Legge 129/2022”.

L’articolo 33 che ha modificato gli assetti appare un po’ la scaturigine delle difficoltà che sta incontrando adesso il servizio e che vede le perplessità degli operatori, avendo separato il servizio dedicato al sostegno della genitorialità volto a supportare le famiglie, da quello della tutela minori volto “al controllo di situazioni che necessitano della tutela dei minori e allo svolgimento di compiti di controllo e monitoraggio indicati dal Giudice Tutelare”.

Spostando in tale modo l’azione di supporto dello Stato sul piano giudiziario in preminenza rispetto a quello socio sanitario, il rischio è che possa essersi affievolita l’attenzione alla persona, subordinata alla più formale applicazione della norma, senza la sinergia ed interazione che invece dovrebbe essere attuata in casi delicati come quelli che il servizio minori e tutela minori sono chiamati a trattare.

L’attuazione dell’articolo 33 Proprio sull’attuazione di questo nuovo articolo di legge l’interrogazione “chiede di conoscere le motivazioni per le quali la proposta di riassetto organizzativo prevista dall’Articolo 33 della Legge 129/2022 è stata affidata al responsabili di una Unità Operativa Semplice Dipartimentale con nessuna attinenza all’oggetto della disposizione normativa richiamata, e non a chi in quel momento aveva la responsabilità dell’Unità Operativa Semplice Tutela Minori che con continuità pluriennale e professionalità consolidata ha condotto questa attività insieme a tutto il personale dipendente afferente l’UOS (…)”.

Nella risposta della Segreteria alla Sanità si dà conto della comunicazione della Direzione generale dell’Iss: “Anche in relazione alle segnalazioni provenienti dal Tribunale, il Comitato Esecutivo dell’ISS affida alla Dott.ssa Francesca Civerchia responsabilità della UO Tutela Minori; decisione presa sia per le competenze ed esperienze specifiche della Dottoressa in ambito giuridico, essendo la Responsabile dal 2017 del SSAEP (Servizio Sociale Adulti in Esecuzione di Pena, ndr.), sia per gli ottimi rapport instaurati con l’ambito giudiziario, sia per gli ottimi risultati raggiunti dalla Dottoressa Civerchia nelle esperienze lavorative pregresse”.

Quindi, prosegue la risposta, per dare attuazione all’articolo 33 la Direzione generale “Con nota prot. 822/1 del 10/10/2022 UOC Servizio Minori viene inoltrato al la Direzione Generale il progetto sperimentale per dare attuazione al l’art. 33 della Legge 129/2022 a firma del Responsabile Obiettivo dott. William Giardi e del Responsabile UO/Servizio dott. ssa Francesca Civerchia. Con delibera del CE n.8 del 20 ottobre 2022 viene dato mandato al dott. William Giardi e alla dott.ssa Francesca Civerchia di avviare un progetto sperimentale Servizio Supporto Genitorialità e Servizio Tutela Minori, delibera parzialmente rettificata dalla delibera del CE n.8 del 26 ottobre 2022”.

Era stato chiesto dall’interrogazione anche come mai non fosse stato coinvolto il personale già in forza alla tutela minori: “Si rappresena – si legge nella risposta – che dal riferimento non si evince riguardo il coinvolgi- mento del personale dell’UOS Tutela Minori e le motivazioni”.

La mancanza di diversi protocolli operativi Sta di fatto, però, che a oltre un anno dall’inizio della sperimentazione mancano protocolli operativi fondamentali. La domanda dei gruppi consiliari di opposizione chiedeva infatti “se sono stati approvati i protocolli operativi previsti dalle delibere del CE richiamate in premessa ed in particolare quelli tra la nuova Tutela Minori e i servizi: Servizio Minori; Tribunale; Scuola; Forze dell’Ordine; Salu- te Mentale; SSAEP. Si richiede, qualora siano già sottoscritti e operativi, di prenderne visione”.

La risposta all’interrogazione intanto parla di “protocolli stilati” e non “protocolli approvati”, come chiedeva l’interrogazione, e poi ammette: “Sono stati stilati i protocolli relativi a:

• istruzione operativa interna tutela minori (iter completato);

• tutela minori e pediatria (iter completato);

• tutela minori e Ssaep (iter completato);

• tutela minori e salute mentale (da revisionare);

• tutela e servizio minori (in attesa di firma);

• tutela minori e tribunale (in attesa di firma);

• tutela e forze dell’ordine (in attesa di approfondimenti).

Per quanto riguarda il protocollo con la scuola si è in attesa di avviare una collaborazione per concordare il protocollo che potrà avvenire al termine dei lavori avviati dal tavolo tecnico dell ‘Authority Pari Opportunità per la revisione dell ‘art.19 che sancisce le modalità di segnalazione in tribunale. I protocolli sono archiviati nella sezione Accreditamento del gestionale intranet ISSweb; l’accesso e la consultazione ai documenti conservati in tale area avviene in base alle vigenti normative in materia”.

Dunque su otto protocolli operativi necessari, solo tre recano la dicitura “iter completato”.

Risulta quindi come manchino protocolli operativi con forze dell’ordine, tutela minori, tribunale, salute mentale, servizio minori e scuola. Cosa che sta generando un certo disagio, in particolare per gli operatori e, di riflesso, per gli assistiti.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 20

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