San Marino. Marino Cecchetti: “Quel miliardo e mezzo”

San Marino. Marino Cecchetti: “Quel miliardo e mezzo”

Marino Cecchetti: “Quel miliardo e mezzo”

La settimana scorsa è stata letta in Consiglio Grande e Generale la relazione sulla seconda “fase” della “Commissione Consiliare d’inchiesta su presunte responsabilità politiche o amministrative che hanno coinvolto la Società Credito Industriale Sammarinese – Banca CIS e sulle crisi bancarie”.

La relazione sulla prima fase (Banca CIS) fu esaminata in CGG nell’ottobre dello scorso anno. E benché fosse stata sottoscritta da tutti i membri della Commissione, i partiti in CGG si divisero e, in un clima da rissa politica, furono presentati diversi ordini del giorno.

Anche la seconda fase si è conclusa con una relazione unica.

Comincia oggi su di essa il dibattito in CGG. Al termine si avrà un solo ordine del giorno o i partiti torneranno a dividersi? La relazione sulla seconda fase dell’inchiesta, fra l’altro, quantifica il danno che è derivato allo Stato dalla ‘invenzione’ della cosiddetta piazza finanziaria, cioè la ‘folle’ operazione intrapresa dai politici attorno all’anno 2000.

La Commissione ha sondato il baratro in cui “la cecità” di quella “classe di governo ha” fatto precipitare il Paese, come osservò a suo tempo un parlamentare italiano del circondario.

Ora conosciamo “l’ammontare degli interventi diretti e indiretti che lo Stato ha dovuto effettuare a sostegno e a supporto del sistema bancario”. Secondo la relazione “il saldo finale” a tutt’oggi “raggiunge la ragguardevole cifra di euro 1.576.740.000”. È pari, cioè, al nostro attuale debito pubblico.

In passato chi – come il firmatario di questo articolo, già dal 2010 – ha osato collegare il sottobosco politico affaristico della piazza finanziaria alla gestione dei conti pubblici, è stato additato come “nemico della Repubblica”. E trascinato in Tribunale.

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino, pubblicato integralmente dopo le 18

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