Attraverso un’Istanza d’Arengo si è scoperto che è impossibile per noi sammarinesi accedere ai verbali del Consiglio Grande e Generale
MARINO CECCHETTI.
Il Consiglio d’Europa è rimasto felicemente sorpreso del livello della democrazia nel nostro Paese. “I tanti istituti di democrazia diretta hanno destato interesse ed ammirazione da parte di Strasburgo, le cui parole di elogio non possono che inorgoglire tutto il Paese indipendentemente dalle posizioni politiche”. Così si è letto il 27 marzo scorso in un comunicato ufficiale della attuale maggioranza governativa firmato da tutte le componenti coi nomi per esteso: Partito Democratico Cristiano Sammarinese, Movimento Civico Rete, Noi Per la Repubblica, Domani Motus Liberi, Gruppo Misto di Maggioranza.
Eppure domenica 2 aprile un gruppo di cittadini, avvalendosi proprio dell’istituto delle “nostre istanze d’Arengo invidiate in tutto il mondo”, ha portato allo scoperto che è impossibile per noi sammarinesi accedere ai verbali del Consiglio Grande e Generale (CGG), il nostro Parlamento.
I firmatari hanno chiesto un qualcosa che in ogni Paese democratico è un’ovvietà: “un archivio completo contenente tutte le sedute consiliari e commissioni, nella loro integralità”. E hanno aggiunto una precisazione pur essa ovvia: “Tale archivio dovrà essere di facile accesso per tutti i cittadini e disponibile h24”.
Tante volte negli ultimi 30-40 anni abbiamo chiesto ai politici di occuparsi della materia. Anche con Istanze d’Arengo. Fino a ‘implorare’ di riprendere almeno la verbalizzazione delle sedute del CGG sciaguratamente stoppate nel 1986. A Strasburgo sanno che è impedito – per legge! – ai sammarinesi di accedere alle registrazioni audio delle sedute del CGG? Occorre intervenire. Si cominci col recuperare le registrazioni degli ultimi 37 anni. Sperando che il recupero sia possibile. Altrimenti? In galera i responsabili!
Articolo tratta da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 19
