San Marino. Sony contro societa’ sammarinesi, la replica

San Marino. Sony contro societa’ sammarinesi, la replica

Riceviamo e pubblichiamo.

‘In relazione all’articolo pubblicato sull’edizione di martedì 18 settembre del Vs. quotidiano, gradiremmo venisse pubblicata la seguente replica convalidata dal nostro avvocato Della Balda Luca’:

 
Le società Spectre srl e RSM TRADE srl sono in causa civile con Sony dal lontano 2008; una causa intentata dalla multinazionale SONY, assai complessa in materia di diritto d’autore e di tutela del marchio che non ha precedenti in San Marino.  In sostanza, il contenzioso civile vede contrapposte le ragioni di chi (quali le nostre Società) acquistando una console da gioco intende utilizzarla nel modo che più lo aggrada (sempre nel rispetto della legge) e di chi, come SONY, vorrebbe controllare l’uso di questo dispositivo anche dopo la VENDITA.
Sono anni che SONY con la sua potenza finanziaria e legale cerca di affossare qualsiasi realtà che voglia anche semplicemente, a titolo esemplificativo, installare un sistema operativo alternativo tipo linux sulle proprie console da gioco.
La sfida che si sta svolgendo in Tribunale è piena di colpi bassi da parte di SONY la quale puntualmente cerca di screditare l’operato di aziende che occupano svariati dipendenti e lavorano nel pieno rispetto della legge sbandierando lo spettro della “pirateria”.
Nel caso specifico delle chiavette USB citate nel vostro articolo è stata proprio la società SPECTRE, poiché certa della legittimità del proprio operato,  a richiedere al Commissario della Legge l’esecuzione di una perizia d’ufficio (quindi super partes) per fare piena chiarezza a tutela del diritto di difesa in precedenza violato. Infatti le chiavette vennero a suo tempo sequestrate presso la dogana di RIMINI su istanza della Sony e sulla base di una perizia tecnica svolta da un loro ingegnere.  Fortunatamente, a quanto ci ha riferito il nostro legale Avv. Luca Della Balda, il giudice Battaglino ed il Procuratore del Fisco hanno accolto l’istanza e richiesto per rogatoria di eseguire una perizia tecnica d’ufficio. Pare, ma questo dovrà essere comunque confermato all’udienza dibattimentale di domani, che la Dogana di Rimini abbia smarrito le chiavette sequestrate. Se così fosse, SPECTRE e RSM TRADE sarebbero solamente danneggiate dallo “smarrimento” dei corpi di reato, poiché dalla perizia “imparziale” richiesta sarebbe certamente emersa la liceità delle chiavette illegittimamente sequestrate e, quindi, si sarebbe sbugiardata la SONY e smantellata la vergognosa campagna denigratoria portata avanti contro le nostre società.
Purtroppo ormai il diritto di difesa e il diritto di proprietà sembrano sempre più privilegi di pochi; per fortuna aziende come le nostre hanno ancora la forza di combattere per la tutela di questi diritti fondamentali.
 

 

 

 

 

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