San Marino. Stamina, Vannoni sul Titano: Galassi e Bugli i due fautori del suo arrivo. Corriere Romagna

San Marino. Stamina, Vannoni sul Titano: Galassi e Bugli i due fautori del suo arrivo. Corriere Romagna

Patrizia Cupo – Corriere Romagna: Stamina. Il segretario di Stato Mussoni difende la sanità pubblica: «Le autorità lo bloccarono». I rapporti con l’Imb e la Re-wind biotech /
Ecco come Vannoni arrivò sul Titano /
Galassi: «Lo portò Bugli». Il medico risponde: «Ma lui doveva controllare. Non sono pentito»

SAN MARINO. Le iniezioni di staminali, i soldi, le due società sulle quali il patron di Stamina si appoggiava e tutti gli amici di Vannoni sul Titano: gli uffici sammarinesi bloccarono il progetto dello psicologo torinese, è vero, eppure furono proprio alcuni volti noti della zona a “portarlo” all’ombra delle tre Torri. Intanto, la segreteria di Stato alla sanità “difende” l’immagine del Titano: «Assoluta estraneità della sanità pubblica».
Vannoni e l’Imb. La vicenda del metodo Stamina di Davide Vannoni, ora al centro dell’inchiesta di Torino per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, è tornata in auge anche l’altra sera su Rai3, a “Presa diretta”. A San Marino, un medico di Vannoni operava all’Istituto medicina del benessere, dove alcuni pazienti dicono di essere stati sottoposti alle iniezioni di staminali. All’epoca dei fatti, l’Imb era legalmente rappresentata dall’ex consigliere democristiano Clelio Galassi (indagato e poi prosciolto dalla procura di Torino). Ma l’Imb fu chiara e le precisazioni sui suoi rapporti con Vannoni furono affidate all’avvocato Luigi Mazza, dirigente di punta della Dc: la sala operatoria interna al poliambulatorio di Rovereta fu solo affittata ai medici di Vannoni, e la clinica si riservava di difendersi da eventuali usi impropri. Questo perché le iniezioni di staminali a San Marino non erano – e non lo sono nemmeno ora – legalizzate: serve una richiesta di sperimentazione al comitato di bioetica.
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