La Tangentopoli di San Marino non pare confinata al settore finanziario come fino ad ora era sostanzialmente emerso. Lo si apprende da Francesca Biliotti di Smtv San Marino che parla anche – per la prima volta a San Marino? – di una ‘associazione a delinquere‘ (sulla scia di Patriza Cupo, Corriere Romagna San Marino e di Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino).
Una associazione a delinquere strutturalmente aperta e con affiliati diversi, che operava su larga scala ed
era estesa alla pressoché totale azione di governo. Dalle banche alle
telecomunicazioni, alle iniziative istituzionali come anche la creazione di
Banca centrale, sono stati tributari all’organizzazione di
dazioni via via riciclate, attraverso gli apparati finanziari in mano
all’organizzazione criminale, massimamente Banca commerciale
sammarinese e Fin-project, ma non solo.
Qui si va ben oltre il sottobosco politico affaristico (vedi QUANDO NON TACERE E’ UN DOVERE) di cui alla denuncia di Mario Lazzaro Venturini ed altri otto consiglieri.