San Marino. USL: “Il lavoro sta cambiando: benessere organizzativo come priorità da perseguire”

San Marino. USL: “Il lavoro sta cambiando: benessere organizzativo come priorità da perseguire”

Il tema del benessere organizzativo è al centro di una riflessione di USL (Unione Sammarinese dei Lavoratori).

Scrive USL: Nella Finanziaria si legge: “È dato mandato al Congresso di Stato di avviare il Tavolo Tripartito (…) in particolare in riferimento alla riduzione dell’orario settimanale e di detassazione del welfare aziendale”; a tutt’oggi, nonostante le innumerevoli richieste nulla è stato avviato. Il lavoro e la sua percezione stanno cambiando e prima o poi anche chi non lo vuole accettare inevitabilmente dovrà prenderne atto. A dare la misura dei principali cambiamenti è il nuovo rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale che mette in luce il fatto che sempre più persone cominciano a ripensare ai propri spazi di vita prediligendo ruoli che non li invadano completamente. Così il 67,7% degli occupati italiani desidera ridurre il tempo dedicato al lavoro e questo vale tanto per i giovani (il 65,5%) che per i meno giovani (66,9%). Parliamo di persone che rifiutano gli straordinari e si dichiarano non disponibili a rispondere a telefonate o chiamate fuori dall’orario di lavoro. I sondaggi anche qui a San Marino hanno dato esito simile, la stragrande maggioranza delle persone ha risposto che a parità di stipendio, ridurre il tempo di lavoro sarebbe la soluzione ottimale per bilanciare lavoro e vita privata.

“Le aziende sammarinesi dal canto loro – ha dichiarato il Segretario della Federazione Servizi e Commercio Marco Santolini – dovrebbero ambire a intercettare tali esigenze dei lavoratori che in questo modo sarebbero più soddisfatti e di conseguenza anche più ‘produttivi’. Se si è assillati dal pensiero di aver trascurato la vita privata e familiare, spesso si rende meno sul luogo di lavoro. Il sistema San Marino in questo potrebbe fare da apripista e dopo aver migliorato i dati sull’occupazione dovrebbe impegnarsi ad aumentare anche la qualità del lavoro affinché questo sia sempre più a misura d’uomo”. ”

Oltre a considerare eventuali incrementi economici – afferma l’SG di USL Francesca Busignani – è imperativo che si sviluppi un piano di welfare contrattuale volto a migliorare il benessere organizzativo e a facilitare un migliore equilibrio tra lavoro e vita, con l’obiettivo di conseguire un miglioramento complessivo della produttività e delle condizioni lavorative. È essenziale, inoltre, che questo welfare contrattuale sia integrato con il sistema di welfare dello Stato, ed è anche per questo che continuiamo a sollecitare la convocazione di un Tavolo Tripartito permanente da parte del Governo.”

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