Che nella Repubblica di San Marino il parlamento, cioè il Consiglio Grande e Generale, non rediga gli atti, è stato denunciato anche recentemente con uno specifico appello ai nuovi consiglieri, come del resto tante altre volte a inizio legislatura.
Pare che dopo quasi 30 anni qualcosa si muova a leggere gli ordini del giorno presentati dalle forze di opposizione nella prima convocazione.
Però la spinta maggiore potrebbe arrivare da Facebook, dove si è acceso una dibattito in proposito.
Facebook, dunque, farà il miracolo?
Si ricorda che – come è stato fatto presente in tanti articoli, istanze d’arengo ed appelli vari – si ricorda che la Repubblica di San Marino, un luogo simbolo della democrazia occidentale per dirla alla Prodi, conserva i verbali del Consiglio Grande e Generale dalla prima metà del Cinquecento fino al 1986.
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Marino di N. Montebelli