Rassegna stampa – I difensori potrebbero valutare di ricorrere in terza istanza
ANTONIO FABBRI – Letta ieri la sentenza di appello emessa dal Giudice Renato Bricchetti sul caso delle molestie a sfondo sessuale nei confronti di una ragazza minorenne all’epoca dei fatti, nell’aprile del 2021, da parte di due giovani poco più che ventenni. Un comportamento che ha visto i due accusati di atti di libidine e molestie a sfondo sessuale. Il processo di primo grado e l’appello si sono celebrati, come avviene in questi casi, a porte chiuse.
Dopo l’udienza d’appello della scorsa settimana, la lettura della sentenza di ieri ha confermato in toto la sentenza emessa in primo grado. Sentenza che ha visto uno dei due giovani con- dannato due anni e nove mesi di prigionia, con la possibilità di espiare la pena in regime di affidamento in prova ai servizi sociali , mentre l’altro è stato condannato a due anni di prigionia con pena sospesa. Le difese avevano sollevato anche una questione di costituzionalità e una eccezione di legittimità costituzionale. Ritenuta dal giudice non rilevante la prima e manifestamente infondata la seconda.
La sentenza confermata prevede anche il risarcimento del danno alle parti lese, la vittima e l’Authority per le pari opportunità, il pagamento degli onorari di parte civile e delle spese processuali.
Non è escluso che, qualora ravvisino gli estremi, i difensori possano valutare di ricorrere in terza istanza
Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23
