Scandalo sessuale a Palazzo, Uds: “Profondamente disgustate, ma che Paese siamo diventati?”

Scandalo sessuale a Palazzo, Uds: “Profondamente disgustate, ma che Paese siamo diventati?”

“Parafrasando Cicerone, fino a quando la violenza maschile abuserà della nostra pazienza? Fino a quando dovremo ancora venire a sapere di uomini che abusano della loro posizione per molestare e infliggere violenza sulle donne? È ora che il Paese e le sue istituzioni dimostrino di prendere sul serio la gravità della violenza di genere, perché noi siamo stanche di subirla”.

Unione donne sammarinese commenta così la notizia data stamane dal quotidiano L’Informazione delle molestie sessuali perpetrate da S.E. Giacomo Simoncini ai danni di una dipendente di Palazzo. “In questi giorni – scrivono le attiviste – ci sembra di vivere a ritroso nel tempo. Dopo decenni di lotte femministe per la parità di genere e dopo molteplici attività di sensibilizzazione contro la violenza di genere che si tengono annualmente a San Marino, noi sammarinesi oggi ci svegliamo con la notizia di un Capo di Stato accusato di gravi molestie sessuali nei confronti di una dipendente di Palazzo, mentre pochi giorni prima un Consigliere veniva indagato per violenza di genere sulla fidanzata.

Siamo veramente stanche – prosegue la nota – di dover continuare a gridare la nostra indignazione e la nostra rabbia per le continue violenze contro le donne che ancora avvengono nel 2022 e – cosa ancora più grave – addirittura a livello istituzionale. Siamo allibite e incredule, oltre che profondamente disgustate.
Noi di UDS non siamo mai state per la gogna pubblica e non lo siamo neanche in questo caso. Ma data la gravità delle accuse riportate dalla stampa e dalla figura istituzionale coinvolta, che rappresenta il grado più alto di rappresentatività del Paese, UDS non può tacere. La violenza di genere e le molestie sessuali non sono goliardate, come spesso si vuole far credere. Sono abusi di potere che determinano conseguenze traumatiche anche pesanti sulla vittima, sono azioni aberranti che testimoniano la completa mancanza di rispetto per il corpo e la persona della donna, e che, come tali, devono essere punite con la massima severità, una volta accertate.

Quello però è il compito della magistratura. Come UDS, a noi preme far riflettere su quanto ancora ci sia da fare per educare alla parità di genere e alla ferma condanna di ogni violenza di genere a San Marino, paese che – ricordiamo – ha sottoscritto la Convenzione di Istanbul, che stabilisce gli standard minimi per i governi in Europa nella prevenzione, protezione e condanna della violenza contro le donne e della violenza domestica” conclude la nota.

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