“Se la salute dei consumatori rappresenta certamente il bene primario da preservare allo stesso modo va tutelato il lavoro e la professionalità della stragrande maggioranza degli operatori che lavorano ogni giorno con passione, sacrifico, competenza e correttezza”.
A parlare è l’Unione Sammarinese Operatori del Turismo che interviene sul sequestro di 159 chili fra carne e pesce ai danni di un ristorante sammarinese perché mal conservati.
“La gravità del sequestro – scrive l’associazione – unito alla genericità rispetto alla identificazione del ristorante oggetto di ispezione genera incertezza nei consumatori ed un ingiustificato attacco, nei commenti di molti, a tutta la categoria”.
USOT ricorda che in qualità di associazione di categoria riconosciuta dalla legge e maggiormente rappresentativa dei ristoratori, “organizza ogni anno, grazie anche al prezioso contributo fornito dal Fondo Servizi Sociali, corsi di formazione di alto livello che hanno la finalità di sensibilizzare chi lavora in questo Settore sull’importanza dell’acquisizione e del perfezionamento nel corso degli anni delle proprie capacità e professionalità alla luce anche della continua evoluzione dei servizi che possono offrirsi ai clienti.
Siamo inoltre convinti – prosegue l’associazione – che la formazione continua e la professionalizzazione debba riguarda non solo il “dipendente/collaboratore” ma soprattutto l’imprenditore e coerentemente a questa nostra convinzione abbiamo sottoposto al precedente Governo ed anche all’attuale l’idea di verificare la possibilità di sviluppare un nuovo corso di studi, per le scuole superiori, dedicato al turismo. L’Istituto Tecnico per il Turismo, ad esempio, è una scuola superiore presente in Italia che permette ai giovani il rapido e professionale inserimento nel mondo del turismo. Infine, come accade in altri Paesi, si deve valutare l’introduzione di un esame di abilitazione per chi fa richiesta di licenza nel settore turistico”.
“Le Leggi – conclude Usot – van sempre rispettate. Le regole sono gli elementi costitutivi delle istituzioni e queste ultime sono gli strumenti che utilizziamo per organizzare e coordinare i comportamenti sociali in modo che questi possano concorrere nel modo più efficace al benessere collettivo.
Se il rispetto delle regole non è una scelta bensì un dovere, allo stesso modo serve precisione e responsabilità nella diffusione delle notizie”.