Settimana lavorativa corta, bene che se ne parli ma sarebbe il caso di iniziare a farlo a “step”. Dopo i vari approfondimenti del nostro periodico sul tema lavoro e le aperture al Congresso Cgil, i sindacati Cdls e Usl hanno teso la mano. Necessario partire da alcuni punti poi fare il passo finale
Il tema settimana corta lavorativa sta entrando a pieno titolo nelle varie discussioni anche sul Titano. (…)
Allora perché non iniziare a inserire nei contratti di lavoro lo smart working ibrido e incentivare lo stesso, ossia prevedere che il lavoratore che ha un impiego in una attività consona al lavoro agile possa decidere di lavorare qualche giorno a casa e qualche giorno in ufficio o in azienda per garantire allo stesso quella forma di conciliazione di vita lavorativa e quotidianità. (…)
Il secondo step, che però è correlato al primo, è intendere il lavoro non più con le canoniche 8 ore quotidiane o 7 ore e mezzo per dirla alla sammarinese, ma prevedere che l’orario sia basato sull’effettivo risultato raggiunto. (…)
Poi lo step successivo sarebbe appunto settimana lavorativa corta garantendo al lavoratore però lo stesso stipendio a fronte (si spera) di una maggior produttività. (…)
Articolo tratto da La Serenissima