TIM e San Marino rinnovano l’accordo per la rete mobile e fissa: si punta ad un rafforzamento dei servizi

TIM e San Marino rinnovano l’accordo per la rete mobile e fissa: si punta ad un rafforzamento dei servizi

E’ stata siglata oggi a Palazzo Begni, tra la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri e Telecomunicazioni e la Società per azioni TIM, la Convenzione per la concessione di servizi di comunicazioni elettroniche ad uso pubblico.

Come riporta un comunicato della Segreteria di Stato, la firma all’accordo è stata apposta dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri e Telecomunicazioni, Luca Beccari e dal Chief Strategy, Business Development & Wholebuy Office di TIM, Ing. Claudio Giovanni Ezio Ongaro, alla presenza di una delegazione di TIM e TIM San Marino, del Segretario di Stato per il Lavoro e Rapporti con l’AASS, Teodoro Lonfernini e del Presidente e Direttore dell’AASS”.

Prosegue il comunicato stampa: “Attraverso tale significativa intesa, la Segreteria di Stato e il Governo, mirano a migliorare la qualità del servizio offerto alla popolazione; verrà infatti potenziata ed aggiornata la rete di telefonia mobile anche con la razionalizzazione della presenza dei siti sul territorio, aperta la rete mobile a nuovi operatori di telefonia con condivisione della infrastruttura di rete opportunamente ristrutturata. Con riferimento alla rete fissa si è inteso valorizzare gli investimenti pubblici realizzati in questi anni dall’Azienda Autonoma per i Servizi Pubblici, per portare San Marino verso la Giga Society, con la possibilità di impiegare connessioni in fibra ottica ad altissima performance. Un elemento di novità introdotto con la nuova Convenzione è rappresentato dalla possibilità per l’Amministrazione di disporre di un sistema di monitoraggio e reportistica della rete TIM che insiste sul nostro territorio che sarà in grado di misurare i livelli e la qualità del servizio erogato”.

“L’accordo – afferma la Segreteria di Stato – consentirà al nostro paese di disporre di un sistema di telecomunicazione resiliente, tecnologicamente all’avanguardia nonché aperto e concorrenziale, capace inoltre di abilitare lo Stato allo sviluppo di una nuova economia basata sulle tecnologie digitali”.

 

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