Ztl, oltre 3.200 pass per il centro storico di Rimini

Ztl, oltre 3.200 pass per il centro storico di Rimini

Ztl, più di 3.200 pass per il centro. Frisoni: “Con l’ampliamento dell’area a traffico ridotto, potremmo dover rilasciare altri permessi”. Carlo Rufo Spina ribatte: “Una singola autorizzazione deve permettere di passare in più zone”

ERIKA NANNI – Gli occhi delle telecamere si accenderanno anche nel centro storico. La data certa ancora non c’è, ma a detta dell’assessore alla Mobilità del Comune di Rimini, Roberta Frisoni, “nella seconda parte dell’anno la videosorveglianza diventerà attiva”, per davvero. E al contempo la Zona a traffico limitato verrà ampliata, istituendo altri varchi in zone che oggi sono liberamente percorribili. Una notizia buona e cattiva allo stesso tempo. Perché se da un lato lo sguardo implacabile del vigile elettronico dissuaderà chi non ne ha diritto dall’entrare in centro storico con un mezzo a motore, dall’altro richiederà il rilascio di nuovi permessi per permettere ai residenti o ai proprietari di posti auto di raggiungere casa, garage o negozio, nel caso in cui si trovino in aree divenute “off limits”. (…)

Attualmente, sommando i permessi per l’accesso in Ztl dei residenti in centro storico (1.462), a quelli al Borgo San Giuliano (137), a quelli delle persone domiciliate in centro (910) e di quelle al Borgo (11), ai commercianti (128), ai titolari di un posto auto (775) e ai pass dei medici con studio e posto auto (2) si ottiene un totale di 3.288 pass. A questi vanno aggiunti i permessi rilasciati a diverse categorie, tra cui quella dei disabili (la più numerosa, con 5.590 titolari), ai fornitori di servizi tecnologici urgenti (1.938), corrieri e rifornimento merci (848), ma anche dipendenti pubblici (438) e rappresentanti di commercio (148), ci sono anche 88 giornalisti, che insieme creano una flotta di circa 9.600 persone che possono girare in tutte le Ztl disseminate per il territorio comunale. Non solo centro e Borgo San Giuliano, quindi, ma anche tutta la zona del mare, da sud a nord. (…)

Articolo tratto da Corriere Romagna

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