L’Informazione di San Marino
Furbi o pirla
di MARINO CECCHETTI
“Questo è un Paese per furbi vietato agli onesti” ci disse a suo tempo un imprenditore forestiero il quale ebbe poi modo di raccontare ai giudici che cosa gli era capitato. Di certo siamo pirla quando, per sbrigare le faccende del Paese, ci mettiamo nelle mani di “predoni che vengono, spolpano ciò che c’è da spolpare, e se ne vanno senza lasciare nulla” (lo ha affermato, due settimane fa, un ex Presidente di Banca Centrale).
Furbi o pirla, la cronaca non ci dà tregua.
Il senatore italiano Armando Siri ottiene da una nostra banca un grosso prestito praticamente senza garanzie, cioè quasi senza obbligo di restituzione, come ebbe a dire il patron dell’istituto.
Per trattare a Bruxelles Banca Centrale ha scelto come consulente l’ex parlamentare italiano Sandro Gozi senza tener conto che il suo nome era affiorato nella indagine Why Not proprio in relazione al nostro Paese per supposti collegamenti con ambienti che fanno rizzare le orecchie (massoneria) o scattare l’allarme (‘ndrangheta). Successivamente Gozi fu impallinato dai media europei per aver sottoscritto con la Francia un impegno di consulenza senza avvertire di averne già firmato uno analogo con Malta.
In questi giorni è tornata sui media italiani la vicenda della Banca Tercas di Teramo in quanto concausa del dissesto della Banca Popolare di Bari che l’ha assorbita su ‘sollecitazione’ di Banca d’Italia. Noi ci siamo dentro a causa della relazione ‘adulterina’ fra l’istituto teramano e la San Marino International Bank (Smib, Banca del Titano). Relazione spiattellata in Bankitalia da un capo della vigilanza di Banca Centrale andatovi appositamente di persona.
In quest’ultima vicenda, come in altre, non manca il sammarinese furbo – anzi furbissimo – che, preso dalla foga dell’interesse personale, si mette come un pirla a servire i “predoni” esterni di cui si è detto all’inizio.