Alcuni europarlamentari contrari all’integrazione di San Marino, Monaco e Andorra nell’Ue

Alcuni europarlamentari contrari all’integrazione di San Marino, Monaco e Andorra nell’Ue

La Commissione Ue conferma le volontà, ma già due europarlamentari di Olanda e Germania frenano

ANTONIO FABBRI – L’uscita delle autorità regolatorie, che reca la data di oltre due mesi fa ma della quale non si era saputo nulla fino all’altro ieri, incontra la replica della Segreteria di Stato agli Esteri che, per quanto riguarda San Marino, dal punto di vista tecnico porta della argomentazioni pertinenti.

Il problema, soprattutto a Bruxelles, è tuttavia di ordine politico dato che è innegabile come la presa di posizione delle Autorità regolatorie faccia da sponda a chi nella Ue storce il naso verso l’integrazione dei micro Stati.

Non si possono trascurare le prese di posizione subito emerse da parte di alcuni eurodeputati.

La questione non riguarda dunque prettamente il negoziato, sul quale la Commissione ha ribadito la propria determinazione, quanto piuttosto la successiva ratifica ed entrata in vigore degli accordi.Così non si può ignorare che quanto dichiarato a Politico da Paul Tang, europarlamentare olandese: “Un controllo adeguato e tutele sono essenziali per garantire che non lasciamo passare alcun cavallo di Troia attraverso i nostri cancelli”, ha affermato Paul Tang dei Socialisti e Democratici, che ha lavorato sul riciclaggio di denaro e sulla legislazione fiscale. “Quando gli organi di vigilanza europei emetteranno un avvertimento congiunto, faremmo meglio ad ascoltarli”, ha aggiunto.

Stesso concetto espresso dall’eurodeputato tedesco Markus Ferber, riportato dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine: “Se l’Eba, l’Esma e l’Eiopa lanciano l’allarme, bisogna guardare più da vicino”.

Ecco la traduzione della lettera integrale delle Autorità di regolazione europea

ESA2023 20
22 giugno 2023

Oggetto: Accesso dei Microstati ai servizi finanziari nel mercato unico dell’UE
Caro signor Berrigan,
Scriviamo in relazione ai negoziati in corso per un accordo di associazione tra l’Unione Europea (UE)
e Andorra, Monaco e San Marino (di seguito “Microstati”), per esprimere le nostre forti preoccupazioni
riguardo alle sue implicazioni sulla fornitura di servizi finanziari nell’UE.
Mentre apprezziamo che ci sia l’ambizione politica di promuovere l’integrazione economica, anche attra-
verso l’apertura del mercato unico dell’UE a questi microstati, in relazione ai servizi finanziari crediamo
fermamente che siano in gioco rischi importanti e fondamentali per l’integrità del mercato unico, che
devono essere adeguatamente soppesati.
In primo luogo, secondo le informazioni ricevute dalle Autorità europee di vigilanza (ESA) nelle
discussioni con la DG FISMA (Direzione Generale della Stabilità finanziaria, dei servizi finanziari e
dell’ Unione dei mercati dei capitali, ndr.), i microstati hanno storicamente mantenuto regolamentazioni
finanziarie meno rigorose rispetto a quelle dell’UE. Nutriamo profonde preoccupazioni sul fatto che
garantire l’accesso al mercato unico dell’UE senza garantire regolamentazioni finanziarie rigorose e la
loro efficace supervisione e applicazione possa aprire strade all’arbitraggio normativo. Ciò potrebbe
portare alla costituzione di società di comodo o all’esecuzione di attività con supervisione limitata,
compromettendo potenzialmente l’integrità del quadro normativo dell’UE. Inoltre, ciò potrebbe compor-
tare rischi significativi per la protezione dei consumatori e degli investitori nell’intero mercato unico e
nelle giurisdizioni dell’UE. Allo stesso modo, il potenziale afflusso di imprese e capitali potrebbe creare
condizioni di concorrenza sbilanciate, favorendo le entità che operano con normative meno stringenti in
quelle giurisdizioni.
Inoltre, queste giurisdizioni potrebbero essere soggette al riciclaggio di denaro e ad altre attività illecite.
Ciò solleva notevoli preoccupazioni, poiché le misure e i controlli AMUCFT (controlli antiriciclaggio,
ndr.) esistenti nei microstati potrebbero non essere rigorosi quanto quelli in vigore all’interno dell’UE,
nonostante l’impegno dei microstati a seguire rigorosamente le pertinenti leggi dell’UE.
Per questi motivi, esortiamo la Commissione Europea a prestare un’attenta considerazione ai rischi
reputazionali sottostanti a cui l’UE e, di conseguenza, le istituzioni dell’UE, sarebbero soggette e consiglia-
mo di adottare un approccio cauto nei confronti dell’apertura del mercato unico nel settore finanziario ai
microstati.
Infine, pur essendo scettici riguardo all’apertura del mercato unico europeo dei servizi finanziari ai micro-
stati, siamo consapevoli che l’ambizione degli Stati membri potrebbe, in definitiva, superare le nostre preoc-
cupazioni. Le ESAs (European Supervisory Authorities, autorità europee di vigilanza, ndr.) sottolineano che
è essenziale che siano messe in atto salvaguardie forti ed efficaci e risorse adeguate per garantire un’a-
deguata supervisione e applicazione delle norme nei confronti delle entità stabilite nei microstati. Queste
garanzie dovrebbero almeno includere un insieme di strumenti efficaci di supervisione e di applicazione,
sostenuti da una solida struttura normativa. Sarebbe altrettanto importante che i microstati assegnassero
risorse sufficienti per potenziare le proprie attività di vigilanza e adottare un approccio rigoroso nell’ado-
zione e nel rispetto degli standard europei e internazionali in materia bancaria, assicurativa e di vigilanza
sui titoli. Detto questo, le ESAs sottolineano che non sarebbe opportuno attribuire loro responsabilità nei
confronti dei microstati che non hanno già negli Stati membri o nei paesi terzi, come le revisioni della
qualità degli attivi degli enti bancari.
Grazie per l’attenta considerazione, siamo a vostra disposizione per discutere questa importante questione.
Cordiali saluti,
José Manuel Campa                                  Petra Hielkema                                  Verena Ross
EBA Chair                                                    EIOPA Chair                                       ESMA Chair

 

Dalle nostre fonti a Bruxelles siamo riusciti ad ottenere la lettera integrale inviata dalle Autorità regolatorie del settore bancario, finanziario e assicurativo dell’Ue (EBA, EIOPA, ESMA) a John Berrigan Direttore generale della stabilità finanziaria, dei servizi finanziari e dell’Unione dei mercati dei capitali e Commissione europea. La missiva è datata 22 giugno 2022, ma solo in seguito alle rivelazioni del quotidiano belga Politico, due giorni fa, è stata resa nota. Ecco (sopra), quali sono i contenuti integrali della lettera, utili per riflettere sul fatto che il percorso di integrazione di San Marino e degli altri piccoli stati, non è, con tutta evidenza, condiviso da tutti in maniera univoca in seno all’estabishment europeo. E anche la partita politica (vedi sopra le posizioni di alcuni Eurodeputati) riveste un’importanza non secondaria.

 

 

Articoli tratti da L’Informazione di San Marino pubblicati integralmente dopo le 22

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