Da San Marino l’emorragia non è finita con lo scudo fiscale. L’Espresso

Da San Marino l’emorragia non è finita con lo scudo fiscale. L’Espresso

Natascia Ronchetti di l’Espresso sostiene che a San Marino si sogna il Lussemburgo mentre  le banche chiudono. I capitali fuggono.

 L’emorragia, insomma,  non sarebbe finita con lo scudo
fiscale

Hanno cominciato a prendere il volto anche i capitali sammarinesi. Qualcosa come 700 milioni, secondo le prime stime. Tutti in fuga dalle banche, che in tre anni insieme a quasi 500 milioni di patrimonio, hanno perso solidità e affidabilità.

Se n’era accorta già l’Unicredit dell’aria che tirava. Tanto da ritirarsi dalla Banca Agricola, cedendone il controllo, a una cordata di azionisti guadata da un imprenditore locale. Così la Cassa di Risparmio di Rimini, uscita da Credito Industriale. Tre commissariamenti da parte di Banca Centrale hanno fatto il resto. Il Credito sammarinese è finito in amministrazione coatta, con una perdita di 40 milioni pagata dallo Stato. A sua volta la banca commerciale è stata costretta a disporre il blocco dei pagamenti. Quanto bastava a scatenare il panico.

Leggi l’articolo di Natascia Ronchetti,  l’Espresso (San Marino, Sognando Lussemburgo)

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