Elezioni politiche a San Marino, il segretario Beccari: “Lo scenario più probabile entro la prima metà di giugno”

Elezioni politiche a San Marino, il segretario Beccari: “Lo scenario più probabile entro la prima metà di giugno”

Rassegna stampa – Elezioni, “lo scenario più probabile entro la prima metà di giugno”. Così il segretario Beccari, che nella conferenza stampa di fine anno ha indicato fine febbraio come periodo possibile per la firma dell’Accordo Ue. Intanto la data circolata come ipotesi per il voto è quella del 26 maggio, ma un motivo per rimandare potrebbe sempre saltar fuori

ANTONIO FABBRI – “Il 2024 sarà caratterizzato dalle elezioni”. E questo è noto, come ribadito dal Segretario di Stato agli esteri, Luca Beccari, nella conferenza stampa di fine anno del Congresso di stato, lo scorso 28 dicembre. Quello che è ancora da stabilire è la data del voto, che però pare possa essere collocata in primavera. Anche se, un motivo per rimandare e arrivare a scadenza naturale, potrebbe sempre saltar fuori.

Comunque “al momento lo scenario più probabile – ha dichiarato il segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari, in chiusura della conferenza stampa di fine anno del Congresso di Stato – è quello di elezioni che verranno celebrate tra la fine di maggio e la prima metà di giugno, per evitare di avere tutta una serie di impegni elettorali spostati a fine anno, con tutte problematiche del caso legate al bilancio e alle impostazioni di lavoro del nuovo esecutivo”.

Addirittura circola nei corridoi la data di domenica 26 maggio come data papabile per le elezioni, ma molto dipenderà come evolverà la situazione politica di quella che si pro- spetta uno scioglimento del governo “pilotato”, o comunque ordinato. La Dc ovviamente non intende parlare di “crisi” appuntandosi al petto dell’evocato “senso di responsabilità” la medaglia di aver portato dopo anni di scioglimenti anticipati la legislatura a scadenza pressoché naturale o comunque programmata, anche con la complicità di una legge elettorale non proprio chiarissima che ha consentito una sorta di rimpasto, con annessi salti della quaglia e passaggio dal governo dei 44 a quello dei 32.

Primi tre mesi dell’anno ancora di lavoro, dunque. Almeno così prospetta l’esecutivo. “Sarà un anno che dovremo considerare per metà, o poco meno della metà”, ha detto il Segretario Beccari. “Questo non signi- fica – ha proseguito – che non siano mesi, quelli che abbiamo davanti, in cui non ci siano obiettivi da raggiungere”. Tra questi obiettivi è ovviamente attesa la firma dell’Accordo di associazione all’Ue. “Per l’Accodo di associazione la finalizzazione per arrivare alla firma in previsione a fine febbraio dipenderà dal tempo che ci vorrà per tradurre il testo in tutte le lingue. Il testo non è ancora noto, ma appena avremo un testo divulgabile lo metteremo a disposizione. Non è escluso poi che ci possa essere una finestra per la ratifica.  Questo dipenderà dalla data della firma.

Comunque – ha aggiunto Beccari – saranno mesi in cui dovremo concentrarci su aspetti di tipo ‘domestico’. Alcuni tipi di riforma istituzionale, un dibattito su alcuni tipi di riforma istituzionale credo debba essere fatto. Ci sono questioni che riguardano il voto e il voto estero, la cittadinanza, migliori assetti degli organismi istituzionali, aspetti sui quali vale la pena discutere per non dimenticarci che c’è anche una dimensione interna oltre a quella internazionale”, ha specificato il Segretario Beccari.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

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