La segreteria di Stato per gli Affari Esteri replica all’editoriale di Marino Cecchetti uscito oggi sul quotidiano sammarinese “L’Informazione”.
In relazione all’articolo apparso su “L’Informazione” in data odierna, a firma di Marino Cecchetti e relativo al tema frequenze/canale 51“, la segreteria di Stato per gli Affari Esteri ha deciso di intervenire subito per “fare chiarezza sull’argomento che, ancora una volta, viene affrontato in maniera imprecisa e superficiale“.
“Lo Stato italiano nel 2018 ha indetto un’asta per concedere il diritto d’uso delle frequenze per la telefonia mobile 5G che ha portato San Marino ad affrontare un ragionamento di compatibilità sul tema frequenze – spiega la segreteria Esteri in una nota -. Il ricavato dell’asta, pari a 6,5 miliardi di euro, è riferito a una ampia serie di frequenze, ovvero su tre distinte bande: 3,7 GHz, 26 GHz e 700 MHz. All’interno di quest’ultimo blocco a 700 MHz ricade il canale 51 che era impiegato da San Marino fino al 2021 per la trasmissione dei programmi di San Marino Rtv, con copertura territoriale sammarinese, in virtù delle proprie caratteristiche di registrazione in ambito internazionale, e in sole due Regioni italiane mediante impianti trasmissivi ubicati in territorio italiano, in forza dell’Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva vigente fino al rinnovo del 2021”.
E ancora: “Ogni eventuale valutazione inerente il valore della risorsa ‘canale 51’ e delle altre frequenze oggetto della revisione dell’Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva con l’Italia, firmato nel 2021, deve essere effettuata rapportando la superficie territoriale della Repubblica di San Marino a quella italiana e ovviamente computata esclusivamente nell’ambito di competenza sammarinese. Si deve quindi sottolineare che i ricavi italiani sono corrispondenti al valore dato alle frequenze ma determinato su scala nazionale italiana. Pertanto il valore del canale 51 è estremamente inferiore alla cifra complessiva del ricavato d’asta di 6,5 miliardi di euro“.
“Non si può parlare in ogni caso di vendita delle frequenze sammarinesi poiché San Marino resta comunque titolare delle risorse (frequenze) che sono ufficialmente registrate in ambito internazionale dal 2006 in capo alla Repubblica di San Marino – manda infine a dire la segreteria Esteri -. La revisione dell’Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva, recentemente ratificato anche dal Parlamento italiano, ha consentito un adeguamento al rialzo del contributo economico allo Stato di San Marino e ha permesso a San Marino Rtv di poter essere trasmessa sull’intero del territorio italiano, contando quindi su un bacino di ascolti certamente più ampio di quanto non lo fosse fino al 2021″.