Rassegna stampa – Una débâcle senza precedenti
MARINO CECCHETTI – Gian Nicola Berti, consigliere di Noi per la Repubblica, a marzo 2021 ha chiesto con un’interpellanza: è vero che “il canale 51” in uso a San Marino Rtv è stato venduto dal Governo italiano per “6.5 miliardi” di euro senza “che nulla di tale somma” sia stato “retroceduto a San Marino”?
L’emittente SmRtv è posseduta per il 50% dall’Italia attraverso la RAI e per l’altro 50% da San Marino attraverso l’Ente per la RAdiodiffusione Sammarinese (ERAS). Per cui San Marino aveva diritto di rivendicare la metà di “6,5 miliardi” di euro. Una somma enorme con cui, ad esempio, azzerare il debito pubblico e avviare davvero la modernizzazione delle strutture del Paese, rimaste carentissime.
Il disastro non è avvenuto prima del 2020, cioè col Governo Adesso.sm. È ufficialmente datato 27 settembre 2021. Quel giorno a Roma, alla Farnesina, hanno firmato uno specifico accordo in materia fra i due Stati, per San Marino Luca Beccari e per l’Italia Luigi di Maio, regolarizzando di fatto la – già avvenuta – vendita di “canale 51” da parte del Governo italiano. Contropartita? Un aumento da parte dell’Italia del finanziamento annuale usuale a SmRtv di importo complessivo – rispetto alle somme di cui sopra – del tutto minimale. Tanto più che, nell’occasione, pare che si sia rinunciato non solo a “canale 51” ma di fatto ai “canali 7, 26, 30, 51, 12B e 12C”. È vero?
Berti il 7 settembre scorso come Segretario di Stato ha fatto gli onori di casa a Stefania Craxi, presidente della Commissione Esteri del Senato, la quale si è vantata della ratifica dell’accordo 27/9/2021 nel Parlamento italiano. Accordo che invece per il nostro Paese – secondo noi, non esperti, e, forse, lo stesso Berti – è una débâcle senza precedenti.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino
LEGGI LA REPLICA DELLA SEGRETERIA DI STATO AA.EE