Libera e Partito socialista preoccupati: “È peggiorata la situazione economico-sociale di San Marino”

Libera e Partito socialista preoccupati: “È peggiorata la situazione economico-sociale di San Marino”

“Dopo 4 anni la situazione economico-sociale della Repubblica di San Marino è peggiorata”.

Lo dicono Libera e Partito socialista, che in una nota congiunta sottolineano che, “dopo l’importante visita del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ora ci troviamo alla vigilia dell’esame in seconda lettura del provvedimento più importante dell’anno, il Bilancio di previsione per il 2024; tra una maggioranza oramai in stato vegetativo, i probabili assalti alla diligenza dei vari segretari di Stato in cerca di voti e, soprattutto, i dati economico-contabili sempre più deboli non possiamo affermare di affrontare la prossima sessione consiliare con il cuore sereno”.

I DEBITI DEL PAESE 

“A preoccuparci di più, ancora una volta, è la situazione debitoria dello Stato assai preoccupante se si considera che dal 2019 ad oggi il debito pubblico contratto all’estero è di 400 milioni più i debiti interni – sostengono Libera e Ps -. Prestito Cargill: 150 milioni al 2,95% per 1 anno e quindi 4,4 milioni di interessi. Poi il primo bond da 340 milioni al 3,25% per 2 anni e tre mesi con altri 25 milioni di interessi e il recente rollover fino al gennaio 2027 da 350 milioni al 6,5% con altri 85 milioni di interessi. Un totale complessivo di soli interessi di 115 milioni, esclusi i costi di intermediazione, che tra l’altro andranno a soggetti residenti fuori San Marino”.

C’È POCO DA TRIONFARE

“Nonostante il consueto trionfalismo del segretario Gatti e anche di altre forze politiche (una, tra l’altro non più appartenente all’attuale maggioranza), Libera e Partito Socialista sono sempre convinti che la gestione delle finanze pubbliche in questa legislatura sia stata improntata ad un aumento spropositato della spesa corrente, delle consulenze senza progettualità e di nuove entrate che sono semplici ‘una tantum’. Un esempio su tutti, i 50 milioni di confische che entreranno nelle casse dello Stato quest’anno e non possono essere considerate come un elemento strutturale.
Questo è il quadro della finanza pubblica”, riporta il comunicato congiunto delle due forze politiche sammarinesi.

LA SITUAZIONE DEL PAESE È MIGLIORATA O PEGGIORATA?

“Ma il punto politico è un altro, dopo 4 anni di legislatura i servizi nel nostro Paese sono migliorati o peggiorati? L’Ospedale come sta? Il territorio è stato riammodernato e messo in sicurezza? Il Piano regolatore che fine ha fatto? Ma soprattutto le tasche dei sammarinesi sono più ricche o più povere? Le risposte a queste domande ci vengono date tutti i giorni dai nostri concittadini che chiedono un cambio netto nella gestione politica ed economica nel nostro Paese”, mandano a dire Libera e Partito socialista.

PIÙ RESPONSABILITÀ PER UNA CONCRETA OPERAZIONE “RILANCIO” 

“Auspichiamo che, in vista della Finanziaria della settimana prossima, l’Aula consiliare tutta possa individuare le reali priorità e prospettive per impostare la vera operazione di rilancio della Repubblica di San Marino che si potrà concretizzare solamente nella prossima legislatura facendo dimenticare una maggioranza partita con 44 consiglieri e terminata con molti meno seggi, zero riforme strutturali, zero investimenti per sviluppo e infrastrutture, molti più debiti per il Paese”, chiosano Libera e Partito socialista.
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