L’Informazione di San Marino. Marino Cecchetti: “Bigi nella toponomastica”
MARINO CECCHETTI – Con una Istanza d’Arengo ieri un gruppo di cittadini ha chiesto di ricordare Federico Bigi nella toponomastica. “Il prof. avv. Federico Bigi, segretario di Stato per gli Affari Esteri e Politici dal 1957 al 1971, ha tolto l’ultima ombra sulla sovranità della nostra Repubblica, operando con la tenacia, la determinazione e la cultura politica di cui hanno dato brillantissime prove tanti suoi predecessori nel corso della lunghissima storia del Paese. Con l’accordo aggiuntivo alla Convenzione Italo-sammarinese del 1939 firmato a Roma il 10 settembre 1971 congiuntamente all’on.le Aldo Moro, ministro degli Esteri Italiano, ha fatto cadere, verso la nostra Repubblica, ‘ogni dubbio, ogni perplessità, ogni remora sulla sua sovranità e indipendenza’”.
La Repubblica potrà entrare in OSCE, Consiglio d’Europa, ONU.
Il traguardo conseguito da Bigi riassume i precedenti e li corona, portando a conclusione l’aspirazione alla libertas nata nel Medioevo e trasmessa di generazione in generazione.
Bigi ha usato la “ribalta internazionale” per acquisire potere negoziale verso l’Italia. Esemplari l’acume e il coraggio mostrati nel rapporto con la Repubblica Popolare Cinese.
Detto rapporto, nato prima del 1957, è tenuto da Bigi – per vie riservate – in stand by fino a novembre 1970, quando è fatto emergere e da subito esibito con progressiva ostentazione. Il 6 maggio 1971 i due governi si riconoscono vicendevolmente a Parigi e il 20 giugno, con clamore mediatico mondiale, arriva sul Titano un altissimo esponente a invitare i Reggenti a visitare Pechino. Il che contribuisce a creare una situazione per cui l’Italia, in un paio di mesi, concede quel che il Titano aspettava dal 1862.
Con meraviglia del mondo, una enclave diventa Stato.
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 19
