L’informazione di San Marino: “Sanità, se Libera sarà al Governo, Bevere dovrà fare un passo indietro”

L’informazione di San Marino: “Sanità, se Libera sarà al  Governo, Bevere dovrà fare un passo indietro”

Rassegna Stampa – Il partito anticipa alcuni punti del programma e punta alla maggioranza relativa per ricevere il mandato esplorativo post voto

E’ finita la legislatura… finalmente, verrebbe da dire. Dopo l’immobilismo vergognoso che ha tenuto bloccato il Paese senza alcun tipo di risposta”.

Così esordisce Matteo Ciacci segretario di Libera che punta a un “percorso di cambiamento necessario. Sono iniziati confronti con molti cittadini e sammarinesi che chiedono discontinuità rispetto all’attuale esecutivo”, dice Ciacci.

“La politica è a un bivio: o porta a terra i problemi del paese e prova a risolverli oppure le formule non ci interessano”.

Indica quindi, tra i problemi da risolvere il “caro vita e l’emergenza casa; la sanità e la prospettiva economica in termini di sviluppo. Nell’ultimo anno lo sviluppo economico si è totalmente fermato. Il sistema bancario e finanziario merita ancora delle risposte. Noi siamo pronti a darle e, con coerenza, Le ricette che abbiamo proposto in questi anni e che sono state bocciate dalla maggioranza, le riproponiamo in campagna elettorale”.

Semplicità e coerenza le parole d’ordine. “Coerenza anche in ambito di Sanità. E’ evidente – dice Ciacci – come a noi Bevere non sia piaciuto alla direzione dell’Iss. Se Liberà andrà al governo, bisognerà che Bevere faccia un passo indietro”.

Sul caro mutui “il decreto è stato fatto ma – svela – le banche non ne sanno niente. Se un cittadino va in banca non può fare calmierare il proprio mutuo. Con Libera queste cose non succederanno. Non sono ricette nuove, in quello che proponiamo c’è un elemento di coerenza perché il non fatto è tantissimo.”

Quindi la coalizione: “Libera – dice Ciacci – struttura con Psd e Ps la sua proposta politica. Riteniamo che la nostra proposta riformista e progressista possa portare a numeri importanti per prendere il mandato”. Obiettivo, dunque, ottenere i numeri per poter, dopo le elezioni, vedersi conferito il mandato esplorativo. E a tal fine i giochi sono ancora aperti perché “potrà essere in coalizione ancora più ampia, tenendo fede ai nostri valori a cui non rinunciamo”, dice Ciacci.

Anche Eva Guidi, capogruppo di Libera, richiama l’immobilismo che ha visto un Consiglio ingolfato da punti all’ordine del giorno inevasi e subissato dall’eccesso di decreti, molti dei quali rimasti senza ratifica. Poi traccia le direttrici che ispireranno il programma per le elezioni.  “Le abbiamo più volte ribadite.

La prima: il problema della denatalità, un problema grosso e complesso. Servono scelte politiche e un cambiamento culturale. Sostegno economico e tutto quanto deve ridare e rigenerare il clima di fiducia per invertire la marcia. L’Idea che deve passare è che San Marino aiuta le famiglie, tutte le famiglie. Ci vorrà tempo, ma serve una inversione di tendenza.

Seconda direttrice: l’Europa – prosegue Eva Guidi – abbiamo fatto presente che il paese si deve preparare, salvaguardandosi come piccolo stato con le proprie  peculiarità. Occorre preparare all’accordo le associazioni, la pubblica amministrazione e tutti gli attori del paese, a partire dalla cittadinanza. Informarla su più livelli circa i contenuti dell’accordo e le possibilità per il nostro Paese. Una delle nostre proposte in merito all’Europa è prevedere una delega specifica dei rapporti con l’Unione Europea”.

Ribadita quindi l’attenzione al settore sanitario e socio sanitario oltre che all’ambiente e all’edilizia. “La difficoltà di accedere ad una abitazione, il caro affitti e il caro mutui: se non riusciamo a garantire una casa ai nuclei famigliari , non riusciremo a dare una risposta importante al problema della denatalità”, ribadisce Eva Guidi.

Dalibor Riccardi, presidente di Libera, rimarca l’attenzione del partito “a progetti su disabilità e inclusione sociale, che devono trovare ancora maggiore concretezza. La sanità deve rimanere pubblica, con una medicina territoriale che deve tornare ad essere competitiva e orientata alla prevenzione”.

Poi su “caro vita e bollette, un partito come il nostro non può e non vuole permettersi di lasciare qualcuno indietro”.

Quanto all’occupazione “è inutile parlare di disoccupazione zero se poi non sappiamo che tipo di occupazione e che livello di occupazione abbiamo”, dice Riccardi puntando comunque sulla concretezza. “Il libro dei sogni non esiste. E’ finito il tempo di prendere in giro la cittadinanza. Su questi presupposti riteniamo che ci sia l’opportunità per portare avanti progetti concreti, e la proposta che facciamo con Ps e Psd è una proposta per un Paese riformista che può cambiare e che vuole cambiare. Anche per quanto riguarda la sua posizione internazionale.

Sui conflitti in atto, sul conflitto israelo-palestinese, uno stato come il nostro non può rimanere silente, e il nostro governo non può non dire e non fare nulla”.

A livello programmatico e di interlocuzioni e dialogo politico “non chiudiamo le porte – aggiunge Ciacci – ci auguriamo che le cittadine e i cittadini condividano la nostra proposta. Il prossimo governo dovrà avere integrità morale, concretezza, coerenza, e dovrà essere più riformista più votato al cambiamento… lo vedremo”, conclude Ciacci.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

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