Auto venduta, ma mai consegnata. Amministratore condannato per truffa
ANTONIO FABBRI – La modalità è quella vista anche in altre vicende: l’amministratore di diritto finisce davanti al giudice e risponde per operazioni di una società che è gestita, in realtà, dal cosiddetto amministratore di fatto. Così è finito ieri davanti al giudice l’amministratore di una società sammarinese che aveva ricevuto e incassato un assegno da 20.000 euro per l’acquisto di un auto… che però non ha mai consegnato.
Nel processo di ieri doveva essere presente anche la parte civile che ha tuttavia deciso di rinunciare alla costituzione. L’avvocato dell’imputato, Elena Zaghini, ha fatto presente che il suo assistito avrebbe voluto rilasciare dichiarazioni, chiedendo un aggiornamento dell’udienza. Tuttavia non essendo l’imputato presente ieri e non avendo dato alcuna giustificazione per la propria assenza, il giudice ha deciso di procedere in contumacia.
Si è quindi passati alle conclusioni per questa vicenda di truffa che risale al 14 marzo 2018. Il procuratore del fisco Giorgia Ugolini, riscontrando la penale responsabilità, ha chiesto la condanna dell’imputato. Non così l’avvocato Zaghini, che ha rilevato come, appunto, amministratore di fatto della società fosse un altro soggetto e non il suo assistito ed ha quindi chiesto l’assoluzione.
Il giudice Vico Valentini, dopo la camera di consiglio, ha condannato l’imputato a 10 mesi di prigionia, 10 mesi di interdizione e al pagamento delle spese processuali. Concesso il beneficio della non menzione della condanna, ma non della sospensione. Secondo i calcoli della difesa, che ha annunciato appello, la prescrizione incombe e dovrebbe comunque maturare ad ottobre.
Il giudice Valentini ha deciso anche di rimettere gli atti in istruttoria perché venga valutato un possibile concorso dell’amministratore di fatto nella vicenda contestata.
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23
