Non ancora sanata la rottura tra Psd e Libera, Pedini Amati: “Di questo passo alleanze dopo il voto”

Non ancora sanata la rottura tra Psd e Libera, Pedini Amati: “Di questo passo alleanze dopo il voto”

“Seconda fumata nera, il conclave delle alleanze sui programmi continua e il tempo stringe”.

Federico Pedini Amati, segretario di Stato al Turismo e leader del Psd, commenta così la crisi in corso tra il suo partito e Libera. In queste ore sono in corso continui colloqui per cercare di ricucire lo strappo dopo la conferenza stampa della scorsa settimana.

A dividere le due forze c’è la modalità di unione – il Psd chiede la lista unica, Libera una coalizione – e la modalità di alleanza con il fronte conservatore a guida Dc. Il Psd vorrebbe creare una coalizione prima del voto, Libera vorrebbe correre in solitaria e lasciare l’accordo dopo giugno.

Nel suo post Pedini commenta caustico: “Di questo passo le alleanze e i governi li decideranno i cittadini con il voto del 9 Giugno e forse è la soluzione migliore. La legge elettorale pretenderebbe chiarezza prima, ma si sa la spocchia e la corsa per il proprio orticello rimangono prioritarie. Tutto il resto è noia”.

Poi manda un messaggio ai nemici: “A quelli che vanno alle riunioni per dire ‘era meglio che Pedini andasse in Albania al posto che stare qua a fare i casini ‘ rispondo nuovamente di fare i conti con la propria inconsistenza politica ma soprattutto spero che si preparino bene a una campagna elettorale senza sconti. Viareggio gli è venuto male ma io non dimentico. Non è una minaccia ma una constatazione. Agli amici che mandano i messaggi privati e poi sono i primi a tifare per le cacciate di altri dico solo di fare pace con il cervello ma soprattutto di iniziare a parlare di sostanza e non di fare solo le chiacchiere”.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy