San Marino. Il Psd detta le condizioni a Libera: “Lista insieme o grande coalizione con la Dc prima del voto”

San Marino. Il Psd detta le condizioni a Libera: “Lista insieme o grande coalizione con la Dc prima del voto”

“Non si può pensare, in questa fase politica, di creare un governo senza la Democrazia Cristiana. E se alleanza deve essere, sia palesata prima del voto”.

È un messaggio politico chiaro e potente quello che il Psd decide di lanciare pubblicamente in conferenza stampa. Un messaggio rivolto in prima battuta agli alleati di Libera.

“Nel nostro elettorato – ha spiegato il presidente del Psd Luca Lazzari – c’è l’aspirazione di una possibile alternanza democratica, quindi alla ricostituzione di grandi poli che si confrontano ma soprattutto si contrappongono in una logica di alternanza. Ma dobbiamo fare i conti con questo quattro politico che ci dice che il centrosinistra oggi, forse, non ha i numeri e la solidità di potersi presentare come progetto organico”.

Un dietrofront piuttosto evidente rispetto ai proclami di gennaio quando venne presentata l’alleanza dei social-riformisti.

Non solo. Ma, ha aggiunto Matteo Rossi – noi crediamo che sia giusto, per dovere di trasparenza e di chiarezza nei confronti degli elettori, che le sintesi politiche con le forze di centro vengano messe in campo senza fare ballottini”. Una parola che volutamente richiama alla campagna referendaria del 2019 sulla nuova legge elettorale in cui Psd e le forze poi confluite in Libera erano su due fronti contrapposti. Il nome comitato contrario, presieduto dal consigliere di Libera Vladimiro Selva, era proprio “Noi ai ballottini”.

Ora invece i ruoli sembrano essere opposti: il Psd chiede che l’alleanza con la Dc venga subito palesata, mentre Libera non vorrebbe questo vincolo.

“Le sintesi – ha aggiunto Rossi – vanno trovate con la massima trasparenza”.

Parola poi a Federico Pedini Amati che ha messo sul lavoro il nodo politico con Libera: “O anche Libera, per chiarezza, dice sì alla grande coalizione con la Democrazia cristiana oppure non si può chiedere al Psd di creare una coalizione con Libera, perché non ha un senso. In quel caso  facciamo una lista unica Libera/Ps/Psd. Non c’è una terza via. Non può succedere che non si faccia né la lista con Libera né la coalizione prima del voto con la Dc. Questa è la condizione e penso che siamo stati veramente molto molto chiari. Non si può pretendere di volere la botte piena e la moglie ubriaca”.

Fare una coalizione tra Libera e Psd – ha aggiunto Gerardo Giovagnoli – “darebbe l’indicazione di una generale volontà di competere tra forze che sono in sostanza sovrapponibili. Sarebbe un’indicazione molto più logica la lista unica”. Il Segretario del partito rispolvera il termine della Große Koalition, l’alleanza tra conservatori e riformisti che ha governato in Germania 10 degli ultimi 20 anni. “Vogliamo presentare questa alleanza in maniera esplicita, in maniera anticipata rispetto a quello che succederebbe dopo le elezioni”.

“Siamo sulla soglia – ha proseguito – di una nuova era per la Repubblica di San Marino che il Psd ha fortemente voluto. Ed è quella dell’accordo di associazione su cui il Paese deve essere in grado di fare un salto di qualità, un cambio di passo su cui il Psd è pronto”.

In attesa della risposta di Libera, è chiaro che i giochi delle alleanze – a pochi giorni dalla presentazione delle liste – sono tutt’altro che chiusi.

Davide Giardi

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