Per San Marino Fitch conferma il Rating e l’Outlook stabile. Debito pubblico e banche ancora i punti deboli

Per San Marino Fitch conferma il Rating e l’Outlook stabile. Debito pubblico e banche ancora i punti deboli

Fitch conferma anche per la primavera 2023 il precedente rating di San Marino a BB e mantiene l’outlook stabile, a pochi mesi di distanza dalla sua ultima visita, quando il Titano venne declassato.

“Dalla lettura del comunicato – scrive la Segreteria di Stato per le Finanze in una nota – emergono segnali positivi in quanto risulta evidente come Fitch riconosca alla Repubblica di San Marino gli importanti miglioramenti quali ‘una crescita economica sorprendentemente al rialzo’ grazie a un settore manifatturiero orientato all’esportazione – fonte di crescita fondamentale – e un settore turistico che ha presentato dati e numeri in notevole crescita, superando abbondantemente i precedenti livelli del 2019″.

Gli esperti di Fitch scrivono anche che “il rating è appesantito da un elevato onere del debito e da una scarsa qualità degli attivi nel grande settore bancario. Anche le dimensioni molto ridotte dell’economia, la limitata capacità amministrativa che si riflette in un problema di qualità dei dati e il basso potenziale di crescita sono punti deboli”.

Particolarmente delicata la situazione del debito pubblico del Titano. I bond emessi nel 2021 scadono a febbraio 2024 e per quella data andrà emessa un’altra serie di titoli. A questo proposito l’agenzia di rating,  continua a evidenziare elementi di incertezza, in particolare sulle condizioni dei mercati finanziari per la chiusura dell’operazione, seppur vengano riconosciuti da Fitch segnali di miglioramento nella situazione generale rispetto all’ultimo loro comunicato.

Altro punto centrale per la situazione economica sammarinese è il settore finanziario sammarinese definito del report “ampio e sovraffollato”. Da un lato vengono evidenziati i sostanziali progressi nei livelli di redditività e di liquidità, con un piccolo profitto di 10 milioni di euro a novembre 2022, “sostenuto da margini di tasso di interesse più elevati”. Dall’altro Fitch scrive che il comparto “continua a risentire di una capitalizzazione relativamente debole, di una redditività fragile e di crediti deteriorati (NPL) eccezionalmente elevati”, pari al 56,7% dei prestiti lordi a novembre 2022.

A questo proposito “il governo ha approvato una legislazione per ridurre i crediti deteriorati attraverso la cartolarizzazione, ma l’attuazione è stata ritardata almeno fino alla seconda metà del 2023″. Su questo Fitch scrive che “schemi simili in Italia e in Grecia si sono dimostrati efficaci, ma permane l’incertezza sul valore di mercato delle attività sottostanti e sulla quota di crediti deteriorati che possono essere scaricati. La previsione del calendario dovrebbe essere introdotta entro luglio 2023, incentivando le banche a scaricare rapidamente i crediti deteriorati imponendo requisiti patrimoniali più elevati sui trasferimenti ritardati di crediti deteriorati”.

Sempre in tema di banche i tecnici scrivono che la Banca Centrale di San Marino “ha consentito alle banche di spostare i titoli finanziari nel loro portafoglio di investimenti, creando incertezza sulle rivalutazione delle perdite che potrebbero aumentare ulteriormente il fabbisogno di capitale in futuro”.

 

Apprezzamento è stato espresso da Fitch anche per il piano delle riforme attuato dal Governo, quali la riforma delle pensioni e quella del mercato del lavoro, mentre grande interesse Fitch ripone nella Riforma IGR che produrrà effetti positivi per le entrate del nostro bilancio pubblico. Secondo quanto riportato dal governo del Titano, la riforma verrà approvata nel primo semestre del 2023 e si stima porterà nelle casse dello Stato 20 milioni di euro all’anno in più. “A medio termine – scrive Fitch – le autorità mirano anche all’attuazione di un sistema IVA più efficiente per sostituire il complesso quadro fiscale sulle importazioni a fase unica”. Ma difficilmente sarà questo governo a farlo.

 

Il Segretario di Stato per le Finanze Marco Gatti del report si dice pienamente soddisfatto: “Ero consapevole fin dall’inizio del mio mandato che il lavoro per recuperare la credibilità del nostro sistema economico-finanziario, soprattutto verso gli interlocutori esterni, non sarebbe stato facile. Ero a conoscenza dei dati e della percezione che altri soggetti esterni avevano di noi. Oggi Fitch ci dice che la via da percorrere è impegnativa ma siamo sulla strada giusta, quindi ogni piccolo ma importante segnale di recupero va segnalato soprattutto in presenza di un contesto internazionale segnato dall’incertezza. Colgo favorevolmente questo report di Fitch in quanto avrà un impatto positivo sul piano esterno oltre a rappresentare uno stimolo per continuare nell’azione intrapresa nell’attuazione degli impegni contenuti nel programma di governo“.

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