Rf: “Il segretario Stefano Canti ha mentito al Consiglio e ai cittadini”

Rf: “Il segretario Stefano Canti ha mentito al Consiglio e ai cittadini”

“Nella vicenda del sindaco dell’Aaslp indebitamente estromesso ha buttato la colpa sul Collegio sindacale che però lo smentisce”

ANTONIO FABBRI – “La cosa grave è che il Segretario Canti ha mentito al Consiglio grande e generale e ha mentito ai cittadini”. Lo afferma senza mezzi termini il consigliere di Rf Nicola Renzi, facendo riferimento al casp dell’estromissione di un sindaco revisore dell’Aaslp.

Una versione, quella di Canti, smentita tra l’altro dallo stesso sindaco e dall’intero Collegio sindacale (vedi articolo di ieri). Renzi ripercorre quanto accaduto. “Il sindaco Delvecchio aveva comunicato che sarebbe andato in pensione e quindi non sarebbe più stato iscritto all’Ordine dei commercialisti. Un Canti attivissimo ha preteso l’estromissione del sindaco dalle sue finzioni.

Vengono chiesti vari pareri a voce e poi uno vero e proprio per iscritto, compilato da Segreteria Istituzionale e Avvocatura dello Stato. Il parere definitivo venne fornito dopo che il Cda aveva già deciso di sospendere Delvecchio. Questo su richiesta espressa del Segretario Canti. Tecnicismi? No. Da un lato – spiega Renzi – perché una persona nominata dal Consiglio viene estromessa, contro ogni legge e ogni criterio, dalle sue mansioni. In secondo luogo Canti ha a più riprese mentito, cercando di addossare la responsabilità di questa scelta ai sindaci revisori. Oggi finalmente lo possiamo dire a voce ancora più alta anche alla luce di una comunicazione del sindaco Delvecchio e una dell’intero Collegio sindacale dell’Aaslp. I sindaci dicono che Canti nella seduta di ieri ha decontestualizzato il loro verbale e omesso di leggerne delle parti. Io stesso gli avevo chiesto di andare avanti e leggere per intero; non ha nemmeno risposto. Abbiamo detto più volte che i membri del Collegio sindacale sono professionisti seri e corretti. Invece il Segretario Stefano Canti prima ha mentito alla Rtv, quando insieme ci siamo trovati in una discussione e sostenne che erano stati i sindaci a estromettere il loro collega. Poi ha riferito queste stesse cose in Consiglio mentendo al  Congresso di Stato, al Consiglio grande e generale e poi a tutti i cittadini. Una cosa di una gravità inaudita: non possiamo tollerare che un Segretario di Stato venga in Consiglio a dire bugie. Ci chiediamo se quei consiglieri di maggioranza che si sono stracciati le vesti per atteggiamenti che riguardano la sfera privata di una persona, si scandalizzeranno per il fatto gravemente drammatico che chi rappresenta le istituzioni possa venire in aula a mentire, mettendo in discussione la professionalità delle persone che si sono sentite in dovere di rispondere. Non faremo cadere la questione qui, perché crediamo che chi rappresenta le istituzioni abbia un compito: dire la verità e non tentare di ingannare i cittadini”. Insomma la questione del sindaco estromesso assume risvolti non di poco conto.

Su altro fronte, quello del caro energia e del caro carburanti, le cose non sono messe meglio. Lo sottolinea Andrea Zafferani: “Su questo fronte c’è inerzia totale del governo che non sta ponendo in essere minimamente delle contromisure. Le imprese subiscono tanto quanto le famiglie. Questi problemi, per essere affrontati, richiedono soldi e stanziamenti al fine di ridurre un problema. Questo tema dei fondi è il grande tema che ci portiamo dietro su tutte le cose. Nel 2022 solo 4 milioni di euro sono stati destinati a bilancio per questi temi. Dove si va con questi? Considera- to che il nostro paese ne ha reperiti 340 di milioni con l’emissione obbligazionaria. Si capisce quanto sia sbagliata nel profondo la politica economica del governo, che non ha stabilito le priorità di intervento. Si indebita, invece, per coprire i buchi e non destina nulla per aiutare l’economia a crescere. Affermano solo che valuteranno, ma non ci sono gli interventi, salvo stupirsi se l’Azienda dei servizi non ha fatto presente al segretario un ulteriore adeguamento tariffario. Noi abbiamo fatto delle proposte – dice Zafferani – Lato imprese la detassazione degli utili reinvestiti. Se si fanno utili per investire nelle rinnovabili e riconversioni energetiche. Ancora ad oggi non è possibile utilizzare questa agevolazione per il fotovoltaico che è già incentivato pagando meno monofase. Aggiungendo la detassazione degli utili reinvestiti anche in questo campo, si aiuterebbero moltissime imprese. Sul fronte famiglie, riprendendo proposta di un nostro aderente, Nicola Selva, proponiamo di utilizza[1]re la Smac per permettere di pagare meno nella sostanza la benzina. Dicendo che lo Stato fissi un livello di accise pari a quello che incassava prima degli aumenti, e la differenza venga ricaricata ai cittadini sulla Smac. In sostanza all’aumentare aumentano le accise e aumenta il rimborso che essendo sulla Smac Card deve essere speso in territorio. Due propose semplici, ma il Governo deve battere un colpo, non è possibile che tali interventi non siano nell’agenda politica. E invece siamo di fronte all’incapacità del governo di fare fronte a qualsiasi problema che non sia la giustizia”.

Katia Savoretti pone l’attenzione sul piano regolatore. “La relazione del Segretario Canti ha evidenziato una visione diversa dal progetto Boeri. Ci sono modifiche introdotte in maniera subdola, che consentono di continuare ad utilizzare quel modello di cementificazione tipico del Prg precedente che è stato un vero e proprio disastro. Quanto proposto da Canti lascia spazi a interpretazioni discrezionali, quindi pare che il consenso ottenuto nelle ultime elezioni non sia poi così estraneo alle promesse fatte magari su questo tema. Dobbiamo sottolineare che anche da parte di Rete, che si è sempre proclamata a tutela del territorio e sostenitrice di territorio a consumo zero, nella realtà la sua posizione è stata molto debole, mostrando di essere un movimento soprattutto legato alla poltrona, tanto che ha accettato un ordine del giorno da essa stessa sottoscritto, sul quale in passato si sarebbe stracciata le vesti di fronte a determinati scempi”.

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

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