San Marino. Le residenze fiscali non convincono tutta la maggioranza

San Marino. Le residenze fiscali non convincono tutta la maggioranza

Le residenze fiscali non convincono tutta la maggioranza

Nella seduta del pomeriggio di mercoledì 23 agosto del Consiglio Grande e Generale, si arriva al nodo delle Residenze Fiscali non domiciliate, al primo dei due articoli fortemente contestati dall’opposizione, con l’Art.10 “Residenza Fiscale non Domiciliata”. L’articolo disciplina in dettaglio “un permesso temporaneo di soggiorno in territorio sammarinese per un minimo di 30 giorni e un massimo di 150 giorni durante l’anno solare e può essere rilasciato solo per il soggiorno di persone fisiche in infrastrutture ricettive che offrano standard qualitativi inquadrabili nelle primarie classi di categoria di settore per una clientela ideale di elevata fascia economica”.

Dall’opposizione sono presentati due emendamenti abrogativi all’articolo, uno di Rete e l’altro analogo del Gruppo Misto. Vi è inoltre un emendamento modificativo del governo

Si sviluppa un acceso e partecipato dibattito in Aula. Giovanni Zonzini, Rete, motiva l’emendamento abrogativo del suo movimento: “Inizia la parte di esame sugli articoli più contestati, uno dei motivi che avevano portato a forti tensioni nella maggioranza, a partire dal Des che oggi torna qui ‘menomato’, con lo strumento delle residenze fiscali non domiciliate” (…)

Articolo tratto da L’informazione

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy