Rimini. L’anno nero degli infortuni sul lavoro: «In gennaio cresciuti del 15%»

Rimini. L’anno nero degli infortuni sul lavoro: «In gennaio cresciuti del 15%»

RASSEGNA STAMPA – I dati dell’Osservatorio della Cgil. Gli ambiti in cui si contano più denunce sono la sanità e l’edilizia

Sempre più infortuni sul lavoro nella provincia di Rimini. Per l’Osservatorio permanente Cgil-Inca regionale, il 2024 non è iniziato sotto i migliori auspici. L’Osservatorio mette a confronto il mese di gennaio di quest’anno con il medesimo periodo del 2023. La variazione in aumento è di ben il 15,1%, passando da 265 denunce a 305. Siamo a una percentuale ben al di sopra dell’aumento regionale che si attesta su un più 6,2%. Nelle settimane scorse, dopo la tragedia a Firenze, il sindacato aveva accusato il sistema dei subappalti, reo di aumentare anche i rischi sul posto di lavoro. Edilizia. Il dato di gennaio sulle denunce per infortunio, sottolineala Cgil, mostra come sia l’ambito delle costruzioni quello in cui si concentra il 6,4% di tutti gli infortuni denunciati. Altro settore in cui il numero di infortuni è alto è quello della sanità e assistenza sociale che copre il 6,9% del totale delle denunce. Ma è un altro fattore che attira l’attenzione. Nel raffronto tra i mesi di gennaio del 2023 e di quest’anno, l’aumento di denunce in questo ambito è del 33%. Altri settori in cui continuano a registrarsi infortuni e denunce sono il trasporto e magazzinaggio (3,9%) e il commercio all’ingrosso e riparazione di autoveicoli (4,7%). Tuttavia resta molto alto il numero delle denunce non collegabili direttamente ai vari ambiti, ben il 60% (…)

Articolo tratto da Resto del Carlino

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