Rimini. Massacrò il coinquilino, condannato a 15 anni

Rimini. Massacrò il coinquilino, condannato a 15 anni

Il delitto di Miramare. Luyo era accusato di omicidio volontario: aveva tagliato la gola al connazionale peruviano mentre era nel letto.

MANUEL SPADAZZI – «Non lo sopportavo più. Gli avevo chiesto di andarsene da casa e lui non ne voleva sapere». Così Marcos Antonio Quispe Luyo, 32enne peruviano, aveva spiegato il suo folle gesto: quelle tre coltellate, una alla gola e altre due al torace e alla schiena, con cui aveva accoltellato a morto il suo coinquilino, il connazionale Leonardo Yoel Vincens Ballena, di 35 anni. Il delitto era avvenuto la notte del 29 maggio 2021 nell’appartamento di una villetta in via Lussemburgo a Miramare, dove i due vivevano insieme. E ieri mattina c’è stata la sentenza di primo grado nei confronti di Luyo. Il peruviano, difeso dagli avvocati Carlo Alberto Zaina e Monica Pozzi, è stato condannato a 15 anni e mezzo. Luyo ha potuto beneficiare dello sconto di pena previsto dal rito abbreviato chiesto e ottenuto dai suoi legali. Sì perché il sostituto procuratore Luca Bertuzzi aveva inizialmente chiesto per lui 20 anni di pena. Luyo era accusato di omicidio volontario, con l’aggravante di aver infierito sul coinquilino mentre questi si trovava a letto, con i postumi di una forte sbornia. Quella sera del 29 maggio, intorno a mezzanotte, dopo il delitto Luyo aveva suonato al campanello dei vicini di casa con la faccia sconvolta urlando: «Aiutatemi, qualcuno ha ucciso Leonardo» (…)

Articolo tratto da Resto del Carlino

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