Missione di Padre Marcellino, Congo: Gabriele Casali, Leonardo Mazza, John Bianchi, Simona Ceci, Chiara Santini, Carla Cervellini ed Elena Masi, i 7 volontari dell’Associazione ‘Amici di Padre Marcellino’.
Da San Marino a Lubumbashi con amore per la messa in opera di 200 pannelli solari, diario
Sedicesimo giorno. Un giorno di festa prima della partenza
Sabato 22 agosto 2015
Siamo agli sgoccioli di questa avventura e come ogni buona accoglienza che si rispetti, l’Africa non può lasciarci andare senza un caloroso saluto che ha più il sapore di una grande festa. Così sin dalla mattinata di sabato cominciano i preparativi nella comunità dei fraticelli che ci hanno ospitato. Noi donne cerchiamo di contribuire alla preparazione con la nostra arte culinaria per eccellenza, ci rimbocchiamo le maniche e da brave “atzdore” impastiamo le mani in acqua e farina facendo chili e chili di strozzapreti ( specialità azzeccatissima per una comunità di frati e preti!), il tutto con la Mamà, cuoca della missione, che incuriosita da queste specialità italiane ci dà man forte cantando insieme a noi “Romagna mia”.
Intanto i nostri uomini proseguono con i lavori necessari alla missione, con una sorpresa in più: finalmente la combinata che è stata inviata tramite container comincia a far sentire la sua voce. Una volta montata, Gabriele spiega tutte le sue funzioni a Stanì, il falegname della missione che dopo le prime dimostrazioni, rimane incredulo per il lavoro che una simile macchina riesce a fare!
Insomma una volta accesa la combinata, per Gabriele e Stanì è impossibile spegnerla, tante son le cose da imparare e tanta è la soddisfazione.
Nel pomeriggio ci allontaniamo dalla missione per goderci un po’ di natura selvaggia, dopo un’ora di strada giungiamo nella riserva naturale del governatore, centinaia di ettari incontaminati da esplorare in sella ad una jeep. Nel tragitto scosceso e senza strade che siano degne di essere chiamate con questo nome, ammiriamo giraffe, zebre, gazzelle, facoceri e gnu che beatamente ruminano l’erba sotto i grandi alberi di Jacaranda e non curanti di noi, ci degnano appena di qualche sguardo infastidito.
In serata prosegue la festa danzante, incredibile ma vero, questi fraticelli non restano di certo estranei a danze, schiamazzi e fragorose risate di puro divertimento, lanciandosi a ritmo di musica nei tipici balli africani! Insomma alla festa non c’è frate che tenga!
