“Ormai non ci sorprendiamo più di nulla, ma non possiamo che considerare del tutto fuori luogo d inaccettabili le reazioni scomposte che si sono registrate in tutto il continente europeo con riferimento alla recente sentenza della Corte suprema degli Stati Uniti d’America, che ha dichiarato che l’aborto non è un diritto tutelato dalla Costituzione degli Stati Uniti d’America, con la conseguenza che i singoli Stati possono legiferare come meglio ritengono”.
La pensa così l’Associazione “Uno di Noi”, sottolineando in una nota che “la Corte suprema Usa ha semplicemente detto quello che in Europa hanno affermato nei decenni Corti costituzionali e Corti internazionali come la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, che hanno piuttosto dovuto conciliare il diritto alla vita, questo sì tutelato da tutte le Costituzioni e dalle Dichiarazioni e Convenzioni internazionali in materia di diritti umani, con le legislazioni in materia di aborto introdotte a livello nazionale”.
Dunque, “anche in Europa l’aborto non è un diritto costituzionalmente tutelato, così come non è un diritto tutelato dalle Convenzioni internazionali vigenti in Europa”.
E ancora: “La Corte suprema statunitense ha per caso dichiarato che i singoli Stati a livello nazionale non possono legiferare in merito? Assolutamente no, ma i mass media europei e tanti politici europei gridano allo scandalo e vogliono dare d’intendere che gli attuali giudici della Corte suprema, siccome in gran parte scelti da un presidente repubblicano, sono dei retrogradi appartenenti al paleolitico. Noi invece plaudiamo a questa sentenza, che afferma cose sagge ed ovvie, nell’ambito proprio della giurisdizione delle Corti costituzionali.
“L’Unione europea ha pensato bene in questo mese dapprima di cercare di interferire con le decisioni che si sarebbero dovute assumere in proposito nel continente americano… e già ci immaginiamo come gli stessi benpensanti che hanno votato per tale interferenza si sarebbero scatenati con insulti di ogni genere contro gli Stati Uniti se da quel continente qualcuno avesse osato interferire con decisioni da assumersi dalle istituzioni europee. Ma chi se ne importa di due pesi e due misure, per qualcuno tutto è ovviamente relativo… Per fortuna, gli Usa hanno ben altro da fare che occuparsi dei documenti approvati dai Parlamentari europei”, sostiene l’Associazione “Uno di Noi”, che infine aggiunge: “Ma soprattutto, ci teniamo ad esprimere ai giudici della Corte suprema tutta la nostra considerazione e il nostro apprezzamento. Plaudiamo al coraggio che hanno dimostrato affermando che sopprimere una vita non è un diritto costituzionalmente garantito”.