San Marino. Caso Asset, inammissibile l’appello di Banca Centrale

San Marino. Caso Asset, inammissibile l’appello di Banca Centrale

Asset Banca, inammissibile l’appello di Bcsm

Il giudice di appello Valeria Pierfelici ha dato ragione a Stefano Ercolani e soci in sede amministrativa per la liquidazione coatta di Asset Banca.

Così la nota dei legali “Il collegio difensivo degli azionisti della Società Asset Banca S.p.A., in persona degli avv.ti Alessandro Stolfi e Daniele Cherubini, esprime la più viva soddisfazione per la chiusura definitiva delle note vicende relative ai provvedimenti di rigore adottati da Banca Centrale della Rep.ca di San Marino contro la Società Asset Banca S.p.A. con l’intangibile affermazione della fondatezza, nonché correttezza, delle azioni proposte e dei diritti dei ricorrenti azionisti che, nell’ambito dei ricorsi giurisdizionali avverso i provvedimenti di rigore de quibus, hanno sempre ottenuto l’accoglimento nelle proprie legittime ragioni. Infatti, la sentenza d’appello pubblicata in data 23 febbraio scorso ha pronunciato l’inammissibilità dell’appello, proposto da Banca Centrale della Repubblica di San Marino, avverso la sentenza di primo grado con la quale era stata dichiarata l’illegittimità del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa che aveva colpito la Società Asset Banca S.p.A.

Tale recente sentenza è l’ultima tessera di un articolato mosaico in cui era già stato disposto, tra l’altro, un addizionale decisivo elemento scaturito da un ulteriore giudizio d’appello che aveva già stabilito l’inammissibilità del gravame, proposto da Banca Centrale della Repubblica di San Marino, avverso la sentenza di primo grado con la quale era stata dichiarata l’illegittimità del provvedimento di amministrazione straordinaria che aveva colpito la Società Asset Banca S.p.A.

Si chiude in questo modo un capitolo triste della storia sammarinese che ha causato, in maniera illegittima, la fine di un Istituto bancario il quale, pertanto, come confermato dall’Autorità Giudiziaria, non meritava tale nefasto epilogo. A nome degli azionisti rappresentati, si ribadisce la volontà, già più volte manifestata, di imbastire un proficuo dialogo, con tutti i soggetti istituzionali competenti, volto ad attuare i diritti affermati con le suddette pronunce giudiziarie nell’interesse della Repubblica di San Marino e del suo sistema bancario”. Così i due legali.

Adesso si apre la strada del risarcimento del danno. Bisognerà capire che cosa intenderanno fare la Banca Centrale e lo Stato, ma con il governo in carica non pare scontata la direzione che prenderà la vicenda.

 

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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