È partito questa mattina in Commissione sanità l’esame del progetto di legge “Regolamentazione dell’interruzione volontaria di gravidanza”, con diversi consiglieri che prendono la parola in sede di dibattito generale, dopo gli interventi dei segretari di Stato per la Giustizia con delega alla Famiglia, Massimo Andrea Ugolini, e per la Sanità, Ciavatta.
Molti gli emendamenti presentati dai partiti di maggioranza e opposizione su temi quali l’obiezione di coscienza, la prevenzione, la sessualità, il supporto alla genitorialità, il consultorio.
“L’argomento è sensibile – ha detto il Segretario Ugolini – ma la volontà di tutti è arrivare a una legge che possa far sì che nessuna persona sia sola in un momento come quello di scegliere se portare avanti o meno una gravidanza”.
“Abbiamo l’obbligo – ha aggiunto il Segretario Ciavatta – di garantire che il testo referendario sia riconfermato puntualmente in ogni sua parte. Il testo è estremamente chiaro”.
“Dobbiamo avere la coscienza – ha detto Francesca Civerchia del Pdcs – di fare un buon lavoro, serio, non c’è nessun compromesso al ribasso. Un lavoro a tutela delle donne e della libertà di scelta. Tra le questioni c’è anche il supporto alla genitorialità attraverso percorsi mirati. Il problema esiste e va affrontato”.
“Le donne – ha detto Guerrino Zanotti, Libera – sono state costrette ad arrangiarsi e lo Stato non era loro vicino, non ha dato supporto. Occorre essere liberi di scegliere nel bene della donna e in un contesto che le dia alternative, come quella della prevenzione.
Per Emanuele Santi (Rete) “è una giornata molto importante. Partiamo da un progetto di legge che dà piena attuazione al quesito. Ma il testo può essere migliorato in certe parti non trattate”.
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