San Marino. Congresso di Stato: riforma pensioni, emergenza energetica

San Marino. Congresso di Stato: riforma pensioni, emergenza energetica

Riforma pensioni, in prima lettura nella prossima sessione consiliare

Passaggio a quota 103 e aumento contributivo per tutti dello 0,5

Ad aprire la conferenza stampa settimanale del Congresso di Stato la comunicazione, da parte del Segretario alla Sanità Roberto Ciavatta, della chiusura di un nuovo accordo con l’Italia per l’approvvigionamento dei vaccini anti covid di nuova generazione, elaborati sulle varianti Omicron. L’auspicio, sottolinea Ciavatta, è nel prossimo autunno di poter trattare il covid come una epidemia, senza dover ricorrere ancora a misure di restrizione, e “tornando a una normalità di cui tutti abbiamo bisogno”. Il Segretario annuncia poi che è stata depositata lunedì in Congresso la bozza della riforma previdenziale. “Un intervento – sottolinea – ovviamente ancora passibile di confronti sia con le parti sociali che con le parti economiche, oltre che con maggioranza ed opposizione, per addivenire a un testo il più condiviso possibile, tenendo conto della necessità di rendere sostenibile il fondo pensioni”. Il Sds spiega che i prossimi anni saranno delicati, perché chi va in pensione ora lo fa secondo la legge del 1983, quindi con calcoli previdenziali molto più vantaggiosi. Un lavoro lungo e che proseguirà nei prossimi mesi, aggiunge Ciavatta, che rappresenta una prima risposta del governo sotto il profilo delle riforme strutturali. Il testo della legge andrà in prima lettura nella prossima sessione consiliare per essere poi operativa a partire dal 2023, e marcerà di pari passo con quella del mercato del lavoro alla quale è strettamente legata. Sollecitato dalle domande il Sds Ciavatta entra poi nel dettaglio della riforma pensionistica: passaggio da quota 100 a 103, mentre l’età minima resta a 60 anni. Si tratterà quindi di una quota pura calcolata con addizione tra anni lavorati e quelli anagrafici. Andiamo verso anni in cui ci sarà una pensione di vecchiaia, aggiunge il Segretario, i lavoratori ora iniziano  verso i 30 anni e l’aspettativa di vita si è allungata di molti anni. “Noi registriamo disavanzi annuali tra le entrate contributive e uscite contributive – spiega poi Ciavatta – Circa 75 milioni di euro all’anno”. Chi va in pensione a San Marino, aggiunge, non è soggetto ad un sistema contributivo, ma ad un sistema retributivo che parametra la pensione sullo stipendio medio. “Questo fa sì che per molti anni avremo pensioni che sugli stipendi bassi saranno uguali al 100% dello stipendio, ma i versamenti sono meno della metà. 40 anni fa si pensava che avremmo avuto 6/7 lavoratori per ogni pensionato: oggi non è così quindi bisogna fronteggiare le maggiori uscite. Sarà una riforma graduale spalmata su circa 6 anni, con un aumento contributivo per tutti del 0,5 cercando di preservare gli stipendi più bassi”. Spiega che l’equilibrio di bilancio si avrà nel 2050. “Oggi stanno andando in pensione i cosiddetti baby boomer – prosegue il Sds – quindi le generazioni numericamente più consistenti, circa 600 persone all’anno. Soggetti che hanno lavorato dagli inizi degli anni 80 con pensioni molto consistenti. Il problema sarà quindi soprattutto sui prossimi 10/15 anni”

 

Emergenza energetica, il Congresso di stato al lavoro per dare un nuovo impulso alle energie rinnovabili

“Il governo sta valutando come dare un nuovo impulso alle energie rinnovabili”, spiega il Segretario di Stato alla Giustizia Massimo Andrea Ugolini accennando al tema dell’approvvigionamento energetico. Spiega che l’Aass ha rappresentato la situazione attuale dei contratti in essere, ma il gas è molto richiesto a fronte di un contingentamento dei principali paesi fornitori. “La situazione è tenuta sotto stretto monitoraggio dall’Azienda – sottolinea il Sds – Mi sembra anche con ottimi risultati. Ma ora c’è il problema della fornitura della materia prima”. Ribadisce l’appello alla cittadinanza a cercare di tenere sotto controllo i consumi energetici nel prossimo autunno e conferma che è ormai quasi pronto un piano di emergenza. Il Sds Ciavatta aggiunge che sono in corso interlocuzioni continue con l’Italia per fronteggiare tutti gli scenari possibili. Sul caro bollette Ugolini ammette un possibile riallineamento di tariffe che sono ferme ormai da diversi anni.

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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