San Marino. Debito estero, Rete risponde alle polemiche: “Un atto di responsabilità”

San Marino. Debito estero, Rete risponde alle polemiche: “Un atto di responsabilità”

“Un atto di responsabilità, compiuto per il bene del Paese”.

Il Movimento Rete commenta in questo modo la decisione di sostenere il ‘roll over’ del debito estero, in risposta anche le polemiche sollevate dall’opposizione su una presunta scollatura all’interno della maggioranza di Governo. 

Il debito pubblico ha radici lontane e complesse. Un buco di oltre 1,5 miliardo di Euro dovuto principalmente alla creazione della piazza finanziaria degli anni 2000, i relativi istituti bancari andati in default e il dissesto del Gruppo Delta a Bologna detenuto da Carisp. Quando nel 2017, RETE era sulle piazze, c’era in corso un piano criminale che aveva l’obiettivo di affossare Carisp e svendere i suoi NPL. Se queste risorse si fossero gestite nell’interesse del Paese (parliamo di qualche centinaio di milioni) il debito pubblico sarebbe stato notevolmente inferiore e forse il ricorso al Bond estero non necessario.
All’inizio della legislatura abbiamo avuto conferma che lo Stato non aveva più neppure la liquidità sufficiente a pagare stipendi e pensioni. La cassa di compensazione ISS svuotata per oltre 80 milioni, Carisp condannata a pagare 20 milioni all’anno per le svalutazioni fatte e anche il tesoretto dell’AASS era stato prosciugato dal governo precedente. Situazione ulteriormente aggravata dalla crisi pandemica ed economica conseguente al Covid.
La strada percorsa in quel momento, per non far saltare il sistema, è stato ricorrere ad un finanziamento estero e oggi approvarne il rinnovo era l’unica opzione possibile per evitare il default e un danno d’immagine su scala internazionale. Per questo RETE, con grande senso di responsabilità, lo ha votato.
A due anni di distanza dall’emissione del Bond estero, è arrivato il momento di aprire un confronto e fare una analisi chiara al fine di impiegare al meglio le risorse che sono ancora a disposizione del sistema sammarinese per scrollarci di dosso il giogo dei mercati esteri.
Oggi ci sono operatori finanziari esteri che investono da noi guadagnando tanto mentre noi non riusciamo a far fruttare al meglio le nostre risorse.
RETE ha sempre sostenuto che sono necessari interventi incisivi volti ad aumentare le entrate e ridurre il deficit strutturale del bilancio dello Stato.
RETE non si è sottratta con la Riforma previdenziale che cristallizza e punta a contenere la spesa a carico dell’ISS (e quindi dello Stato) per i prossimi anni, e non si sottrarrà quando arriverà l’indispensabile e non più procrastinabile riforma delle imposte dirette, tutelando il nostro stato sociale e applicando criteri di giustizia sociale ed equità.
Il Movimento RETE sosterrà progetti di sviluppo chiari e trasparenti, oltre ad una spending review assolutamente doverosa.
Saranno in grado tutti di fare scelte di politica economica che prevedano dei No a qualcuno o che non abbiano mere logiche elettorali, ma solo il bene della comunità sammarinese?

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