San Marino. Demos ha pronti liste e candidati: “Rottura con il sistema politico malato”

San Marino. Demos ha pronti liste e candidati: “Rottura con il sistema politico malato”

“Questa lista nasce dal bisogno di riportare fiducia nei cittadini consapevoli che c’è un po’ un’emergenza democratica nel paese”.

Così Carlo Boffa ha presentato alla stampa la candidatura di Demos alle prossime elezioni politiche di San Marino. Si tratta di uno degli ultimi partiti nati sul Titano e uno dei pochissimi simboli che saranno per la prima volta sulla scheda elettorale.

Il movimento ha già raccolto le 90 firme necessarie per depositare la lista ed ha già definita la lista di candidati. Riserbo ancora sul numero. “Possiamo dire che è composta per il 50% da donne e per il 50% da uomini senza esserci impegnati alla ricerca della parità” sottolinea Grazia Zafferani, consiglieri uscente del movimento insieme a S.E. Alessandro Rossi. Pur vicina al movimento, non sarà invece in lista Sandra Giardi, oggi consigliere indipendente di opposizione.

Ci saranno invece due volti noti della politica sammarinese come Vanessa Muratori e Davide Forcellini. La prima, consigliere dal 2001 al 2012 con Rifondazione comunista prima e Sinistra unita poi, oggi guida il Comitato per l’ex Tiro a volo di Murata dopo aver partecipato, insieme a Unione Donne Sammarinesi, al referendum sull’aborto. Il secondo è stato in Consiglio dal 2016 al 2019 nel movimento Rete, da cui poi ha preso le distanze.

“La nostra lista – ha detto Boffa – è molto eterogenea. Abbiamo gente comune, gente proveniente dall’associazionismo, pensionati, professori, imprenditori, dipendenti privati, operatori nel sociale e tre medici, dato che per noi il diritto alla salute è un motivo fondamentale di impegno politico.

I temi all’interno del nostro programma hanno in comune la visione universalista e solidale. Parliamo di liberà negate, lavoro, socialità, diritti civili e del lavoro. Vogliamo riportare il demos, il popolo, al centro della politica e ricucire lo strappo tra politica e cittadini”.

Davide Forcellini ha spiegato di aver scelto Demos perché “qui c’è molta empatia con il popolo, voglia di ridare fiducia al popolo che crede in una rinascita. Poi il logo di Demos è un albero, che testimonia l’attenzione all’ambiente. Anche i diritti civili per noi sono una quota parte molto importante per il programma. È evidente che il sistema politico, anche sammarinese, non funziona. Vogliamo rappresentare una rottura con questo sistema politico malato. Chi rappresenta il sistema che ci ha portato a questa situazione non ha nulla a che fare con noi”. Il riferimento esplicitato anche pubblicamente è alla Democrazia cristiana, da cui i rappresentanti del partito prendono le distanze.

“Siamo completamente distanti dalla gestione della Dc – aggiunge Grazia Zafferani – per questo abbiamo chiarito che non sarebbe possibile fare un governo insieme. Tra noi sono diversi metodo e impostazione politica. Con tutti gli altri non precludiamo l’accordo su temi e programmi”.

Vanessa Muratori ha invece posto l’accento su diritti civili e lavoro. “La precarietà nel lavoro non deve durare più di un anno, mentre oggi è il doppio. Prevediamo anche la riduzione generalizzata dell’orario di lavoro a parità di stipendio, seguendo tanti esempi europei. L’obiettivo è migliorare la vita delle persone. In ottica di una parità di genere vogliamo superare la diversità della durata dei congedi parentali esistenti tra mamme e papà.

Le riforme devono tornare ad essere non considerate brutte parole. Riforme fiscale all’insegna dell’equità, riforma delle pensioni portando le pensioni nello stato sociale. Per la socialità è fondamentale garantire la fruibilità degli spazi verdi nei vari Castelli. Per questo prevediamo che le concessioni di terreno pubblico a privati debbano essere autorizzate dal Consiglio come avviene per l’alienazione. Rifiutiamo la politica in cui pochi Segretari di Stato gestiscono il territorio come cosa loro.

Vogliamo poi affrontare il debito pubblico in ottica solidale”.

 

“La missione di Demos – dice Grazia Zafferani – fin dalla sua nascita è di ristabilire un dialogo, una cooperazione, tra politica e cittadini. Servono persone formate per affrontare il difficile lavoro dei prossimi anni. L’appello alla politica è di continuare a lavorare nell’interesse del paese con i contenuti, collaborando tutti per mettere in sicurezza il paese.

Il referendum per noi è l’elemento democratico per eccellenza e deve essere usato per avere il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte”.

Uno spazio importante nel programma di Demos lo avrà la gestione della sanità. “Occorre riorganizzare l’Iss e lavorare sulla prevenzione che in questi anni è stata lasciata allo sbando, partendo dalla medicina territoriale”. Durante la conferenza stampa si è accennato più volte alla libertà di scelta e ai “diritti sospesi” riferendosi al periodo pandemico.

Lo stesso Boffa, prima di scendere in campo con Demos, è stato il presidente di Salute Attiva, associazione che si è battuta duramente contro l’obbligo vaccinale anti Covid e le restrizioni per i non vaccinati

“A chi dice che siamo contro a tutto – risponde Boffa – dico che siamo per la libertà di scelta. Anche sull’accordo con l’UE non siamo contrari a prescindere. Siamo molto scettici su questa Europa, amiamo l’Europa dei popoli e poco quella delle oligarchie. Il fatto è che ad oggi non abbiamo letto i dettagli dell’accordo tra San Marino e Ue. Aspettiamo il 7 maggio e se questo accordo darà vantaggi ben venga, ma ad oggi non si sanno i termini specifici dell’accordo. Dobbiamo valutare le opportunità e i rischi.

Ha poi preso la parola Cristina Stacchini, sul tema dei giovani: È bello che in Demos ci sia un programma studiato sui giovani non solo per la parte ricreativa ma anche per la parte sociale, della famiglia. Tanti giovani sammarinesi vanno all’estero per formarsi e non tornano, e così come paese perdiamo tanti cervelli”.

“Chi ha mente critica e aperta – aggiunge Forcellini – va all’estero da San Marino perché qua non ha possibilità di realizzarsi, questo è un grosso problema”.

Maria Cristina Muccioli ha aggiunto: “Da insegnante vedo una conduzione aziendalistica dell’istruzione pubblica. Dobbiamo costruire una vera crescita del cittadino, partendo dai piccoli. A San Marino abbiamo classi sempre più numerosi e si parla di chiudere dei plessi. Questo non permettere un vero lavoro sui bisogni di ognuno. Dobbiamo togliere la logica del risparmio”.

 

La sfida, come per gli altri partiti, sarà tenere in ordine i conti pubblici e gestire il debito pubblico: “San Marino ha un debito pubblico importante – ha detto Zafferani – che abbiamo fatto senza un’idea di come ripagarlo. Lo so bene perché ero in maggioranza in quel periodo. Il debito pubblico che abbiamo oggi va chiuso velocemente e dobbiamo trovare una strada che ci porterà a pagare questo debito nel giusto tempo e in modo sostenibile”.

“Non deve passare l’idea che siamo contro allo sviluppo economico – chiude Boffa – però il tema è che spesso non guardiamo a come gestire al meglio le spese esistenti. Vedi i due dirigenti nominati per il Casale La Fiorina o Banca centrale”.

 

digià

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy