San Marino. Diventa digitale l’Archivio Balducci, ecco le foto della presentazione

San Marino. Diventa digitale l’Archivio Balducci, ecco le foto della presentazione

Annunciata oggi in conferenza stampa l’acquisizione e la pubblicazione digitale dell’archivio del sammarinese Ezio Balducci. Sono intervenuti il segretario di Stato per la Cultura, Andrea Belluzzi, il direttore degli Istituti Culturali, Paolo Rondelli, Alessandro Balducci, figlio di Ezio Balducci, e l’archivista Matteo Sisti, che ha curato l’iniziativa.

L’Archivio del dottor Ezio Balducci (1904-1957), depositato nell’Archivio di Stato nel 1990 ma prima ancora, alcuni documenti erano stati messi a disposizione già nel 1978, da Alessandro Balducci, figlio di Ezio, e definitivamente donato alla Repubblica di San Marino nel 2020, conserva importante documentazione privata e politica dal 1906 al 1957, in gran parte composta da corrispondenza ma anche da fotografie, giornali, cartoline, opuscoli, stampe.

Di particolare rilevanza i fascicoli relativi al ruolo di Balducci in quanto Inviato plenipotenziario per la Repubblica presso gli stati belligeranti, tra l’ottobre 1943 e il novembre 1944, quelli relativi alle due guerre in Africa e alla prigionia in Palestina, o ancora la documentazione attinente all’attività di Balducci per il fascismo romagnolo o bolognese alla direzione di “L’Assalto” o all’interno del Gruppo universitario fascista di Bologna, senza dimenticare l’attività professionale di Balducci, medico e funzionario dell’Inps.

Nel corso degli anni il fondo Ezio Balducci è stato oggetto di numerosi studi, approfondimenti e di una inventariazione e regestazione minuziose, che hanno permesso il concretizzarsi dell’ambizioso progetto che oggi vede finalmente la sua conclusione: la realizzazione di un sito web dedicato al fondo.

Il sito permetterà in modo agevole agli utenti di esplorare i contenuti tramite strumenti di ricerca, indici ed appositi link, oltre a dare accesso a una selezione di riproduzioni in digitale dei documenti più suggestivi. Un’opportunità preziosa per studiosi, ricercatori, amanti della storia, appassionati del periodo in questione o semplici curiosi, sammarinesi e non.

Andrea Belluzzi (segretario di Stato per la Cultura): “L’acquisizione dell’archivio di Ezio Balducci e della messa a sistema dello stesso a favore del Paese è un’iniziativa esemplare che mi auguro possa essere replicata con altre raccolte documentali private e pubbliche di questo genere. Soprattutto nel ‘900 sul territorio della Repubblica di San Marino erano conservati una serie di archivi molto importanti, di singoli cittadini, partiti politici, enti e non solo. Questo patrimonio è importante per analizzare il nostro presente ma anche e soprattutto per approfondire il passato, condizione necessaria per scrivere il futuro. Permettetemi un ringraziamento sentito alla Famiglia Balducci per la donazione”.

Paolo Rondelli (direttore Istituti Culturali): “Sono passate diverse decadi da quando la famiglia ha depositato nell’Archivio di Stato le prime carte appartenute ad Ezio Balducci ma la donazione completa è stata formalizzata nel 2020. Da quel momento il lavoro dell’Archivio di Stato, del dottore Sisti del dipartimento studi storici hanno riorganizzato il materiale determinandone il valore. La seconda fase ha previsto la digitalizzazione della documentazione con l’obiettivo di renderla fruibile a chiunque. Ezio Balducci è una figura determinante del 900 sammarinese, soprattutto per la fase postbellica. La storia di Balducci va di pari passo con quella del Paese ecco perché siamo grati alla famiglia che ha scelto di trasferire un sapere privato a favore della popolazione”.

Alessandro Balducci: “Questa è una giornata felice perché portiamo a termine un lungo lavoro, un impegno notevole. Il primo deposito temporaneo dei documenti di mio padre è del 78, li trovai in una cassapanca. Poi decisi di effettuare qualche ricerca in  più fino all’organizzazione di un vero e proprio archivio documentale che dono con grande piacere all’Archvio di Stato. Ho preteso che l’archivio sia completamente consultabile senza alcun vincolo di segretezza su nessun documento e che venisse digitalizzato per semplificarne la visione. Sono profondamente convinto di questa scelta così come credo fortemente che i documenti storici delle famiglie debbano andare tutti all’Archivio di Stato. Auspico che la nostra scelta sia da stimolo per altre famiglie in possesso di archivi di questo o altro genere.

Matteo Sisti (archivista): “Quello che presentiamo oggi è un progetto complicato ma oggi possiamo dire di averlo portato a termine. È online (www.archivioeziobalducci.pa.sm) il sito che raccoglie e soprattutto valorizza l’archivio di Ezio Balducci con l’obiettivo di consentire a tutti, dal ricercatore all’insegnante, dal curioso allo studente che ha necessità di effettuare ricerche di poterne consultare i documenti. Grazie all’archivio di Stato per il lavoro e la collaborazione che mi ha fornito. Il sito offre la possibilità di muoversi dai regesti ai fascicoli attraverso motori di ricerca e indici. È stato creato anche un indice dei nomi che supera i 3.000 registrati offrendo un’ulteriore possibilità di ricerca. Tutte le informazioni sono raccolte su un sito web open source facilmente utilizzabile e di provata funzionalità”.

Alle 16, nella sala Alberoni della Biblioteca di Stato (Palazzo Valloni), il sito web dedicato all’Archivio Ezio Balducci sarà presentato ufficialmente al pubblico.

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