Hanno voluto dare strumentalmente pubblicità ad una questione interna al gruppo Consigliare.
Alleanza riformista ha preso il controllo del gruppo consiliare di Npr, destituendo il capogruppo Matteo Rossi e piazzando al suo posto Alessandro Mancini. L’avvicendamento è avvenuto nella mattinata di venerdì, e non è stato consensuale. Gli attriti tra AR e Rossi erano già maturati qualche mese fa, quando gli esponenti di AR avevano chiesto a Rossi di fare un passo indietro. Poi le scaramucce sembravano sopite, ma sono tornate dirompenti passato ieri. Secca è arrivata la risposta di Maria Luisa Berti, Denise Bronzetti, Rossano Fabbri, Alessandro Mancini e Giacomo Simoncini: “In riferimento alla nota stampa del Partito dèi Socialisti e dei Democratici pubblicata ieri, con la quale hanno voluto dare strumentalmente pubblicità ad una questione interna al gruppo Consigliare di Noi per la Repubblica”, i cinque hanno ritenuto opportuno replicare “semplicemente mediante la pubblicità della nostra nota inviata a loro ed agli altri gruppi di maggioranza ieri con la sintesi dell’accaduto”.
Il Psd, partner di maggioranza di Npr, ha condannato l’accaduto, definendolo “un atto insensato, irresponsabile e arrogante” che va contro gli accordi politici stipulati al momento della decisione di proseguire la legislatura con l’attuale maggioranza. Non è dato sapere se sia stato convocato il gruppo consiliare per procedere a un qualsivoglia dibattito o votazione, o se i membri di AR, essendo comunque maggioranza, abbiano agito di imperio.
La tempistica dell’avvicendamento, tuttavia, non appare casuale. In questi giorni, praticamente tutti i vertici del Psd sono fuori San Marino per impegni istituzionali. Inoltre, oggi, ci sarà il cambio della Reggenza e la maggioranza “perderà” un altro voto, dato che Sua Eccellenza Tonnini andrà a ingrossare le fila dell’opposizione.
Sta di fatto che gli sviluppi di quest’ultima mossa che alza la temperatura e le frizioni, avranno contorni più chiari nei prossimi giorni, ma rischia di essere il colpo di grazia ad una già scalcinata maggioranza.
POSSIBILI CONSEGUENZE L’avvicendamento al vertice di Npr potrebbe avere conseguenze importanti per la maggioranza e per la politica sammarinese in generale.
In primo luogo, potrebbe mettere in discussione il patto stipulato per il riavvio della legislatura. Il Psd ha già richiesto una riunione di maggioranza per affrontare la situazione e trovare un’adeguata soluzione.
In secondo luogo, potrebbe indebolire la maggioranza, che già si trova in una situazione di minoranza numerica.
In terzo luogo, potrebbe portare a una crisi di governo, se la maggioranza non sarà in grado di trovare un accordo.
SCENARIO FUTURO Le possibili conseguenze dell’avvicendamento al vertice di Npr sono molteplici. In un primo scenario, la maggioranza potrebbe riuscire a trovare un accordo e a mantenere la stabilità politica. In questo caso, l’avvicendamento potrebbe essere visto come un mero incidente di percorso.
In un secondo scenario, la maggioranza potrebbe non essere in grado di trovare un accordo e potrebbe entrare in crisi. In questo caso, si aprirebbe una fase di incertezza politica, con la possibilità di elezioni anticipate.
In un terzo scenario, l’avvicendamento potrebbe portare alla nascita di una nuova maggioranza, con l’ingresso di Alleanza riformista. In questo caso, ci sarebbe un significativo cambiamento politico a San Marino
Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23