Fuochi d’artificio e animali da compagnia: l’APAS torna ad accendere i riflettori sul tema.
Scrive l’Associazione: “Dopo 3 anni e mezzo dall’approvazione dell’Istanza d’Arengo per vietare fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e altri artifizi pirotecnici, del decreto applicativo nessuna traccia. Anche le bozze del suddetto decreto e in seguito di una normativa specifica, sottoposte persino all’attenzione dell’APAS si sono smarrite nei cassetti istituzionali. Dopo innumerevoli sollecitazioni, anche a seguito delle richieste di moltissimi cittadini firmatari che si sono rivolti all’APAS per avere riscontri, non è cambiato nulla: evidentemente – è l’amaro commento degli animalisti – l’Istanza d’Arengo è ormai un istituto democratico privo di valore“.
Dunque, aggiunge l’Associazione. “Si potranno così continuare ad utilizzare tutti quegli ordigni inquinanti e pericolosi, terrorizzando gli animali domestici e selvatici, spesso fino a condurli alla morte senza tenere conto del disagio arrecato anche alle persone, soprattutto anziane o con problemi di salute.
Il nostro Paese rimane nel passato, non allineandosi ai tanti Comuni italiani e anche agli Stati Europei che già da tempo hanno abolito i dispositivi pirotecnici, almeno a capodanno, in particolare vietandoli nelle zone molto abitate.
Il divieto di utilizzo di botti, razzi e petardi non è condiviso infatti solo da chi prova empatia verso gli animali, ma anche da chi ha rispetto del prossimo e tiene all’ ambiente, avendo compreso che la nostra presenza sul pianeta è già fin troppo invasiva”.