San Marino. Giornata di formazione, focus sulla professione e sui giornalisti vessati

San Marino. Giornata di formazione, focus sulla professione e sui giornalisti vessati

E’ stata una mattinata interessante quella di sabato, per gli addetti ai lavori e non solo. Presenti alla conferenza-corso per giornalisti anche diversi cittadini. Il tema era di attualità: “Liberi di informare”.

Dopo gli interventi più istituzionali del presidente della Autorità garante per l’informazione, Francesco Bongarrà e del Segretario di Stato all’informazione, Teodoro Lonfernini, relativi alla approvazione della nuova legge e alle prospettive legate alla sua applicazione, l’intervento del presidente della Consulta per l’Informazione, Roberto Chiesa ha ricostruito l’attività della Consulta dalla sua nascita ad oggi e le difficoltà incontrate, alcune risolte con la nuova legge, altre che permangono soprattutto come ostacolo al mutuo riconoscimento che la Consulta sta perseguendo con l’Ordine italiano con cui c’è un’ottima collaborazione.

Tuttavia Chiesa ha sottolineato che la legge andrà testata alla prova dei fatti. Indicate dal presidente Chiesa anche delle criticabili decisioni prese dal tribunale nel corso del tempo sulla tutela della professione. L’ultima in tema di esercizio abusivo della professione che, semplificando, afferma che giornalista non è chi giornalista non si professa, ancorché sia la sua attività principale e da questa tragga il suo stipendio. “Come dire che siamo tutti abilitati a fare estrazione di denti o operazioni a cuore aperto purché non ci professiamo dentisti e chirurghi e non diciamo di essere iscritti all’ordine dei medici”. Una assurdità, effettivamente. Concetto tra l’altro specificato anche da altri qualificati relatori: “L’influencer non è un giornalista”, è stata la frase.

Di sicuro interesse, poi, l’intervento di Antonio Zappulla, Amministratore delegato di Thomson Reuters Foundation, che ha tracciato il quadro dell’informazione nel mondo e della situazione dei giornalisti colpiti, perseguitati, uccisi. Ha evidenziato come sia diminuito il numero dei giornalisti uccisi, ma aumentato quelli di coloro che sono arrestati e denunciati da parte di chi detiene il potere. Il relatore ha parlato di “tentativi di intimidazione per imbavagliare il giornalismo stesso”, con un contesto sempre più ostile che sottopone i giornalisti a rischi legali.

Dal pubblico è stato rilevato come anche San Marino non sia immune da questa modalità di agire da parte di chi detiene il potere.

Ha chiuso la mattinata l’intervento di Giuseppe Zaffuto, Portavoce per la stampa del Segretario Generale del Consiglio d’Europa, che nella sua analisi si è soffermato sulle tutele del Consiglio d’Europa per i giornalisti

Articolo tratto da l’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 19

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