San Marino. Caso di denegata giustizia. Per le parti lese udienza davanti alla Grande Chambre

San Marino. Caso di denegata giustizia. Per le parti lese udienza davanti alla Grande Chambre

Il caso non è di poco conto per San Marino e ancora di più per l’Italia.

ANTONIO FABBRI –  A prescindere da quale sarà la decisione della Grande Chambre di Strasburgo, il passaggio è sicuramente storico. Di fronte alla Corte composta da 17 giudici, in seguito al ricorso dell’Avvocatura dello Stato sulla decisione della seconda sezione Cedu, c’erano la stessa Avvocatura, rappresentata dall’avvocato Sabrina Bernardi affiancata dalle colleghe Alessandra Belardini, Simona Ugolini e Barbara Reffi. Presente come parte terza interessata anche l’Avvocatura dello Stato italiano, con l’avvocato Lorenzo D’Ascia.

Per i ricorrenti c’era invece l’avvocato Rossano Fabbri che dalla Cedu ha ottenuto la pronuncia favorevole circa la violazione del diritto all’equa durata del processo anche per le vittime e, nello specifico, delle parti civili che dai reati contestati nei procedimenti sammarinesi lamentavano di aver subito un danno, ma non hanno mai visto una pronuncia per inerzia dell’inquirente. Così hanno subito una denegata giustizia a causa della prescrizione.

Il caso non è di poco conto, per San Marino e ancor di più per l’Italia, poiché se confermata la decisione precedente, aprirebbe la strada a innumerevoli richieste di risarcimento anche da parte delle parti lese per la lungaggine dei processi.

L’udienza davanti alla Grande Camera è durata circa 2 ore e mezza e le parti hanno esposto le proprie posizioni in maniera molto puntuale, rispondendo anche alle numerose e mirate domande dei Giudici.

La decisione arriverà presumibilmente tra non meno di 3-4 mesi.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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