Prende il nome dal monte della Repubblica di San Marino, Titano, l’ultima operazione condotta dai Carabinieri contro la malavita della Campania incentrata sui casalesi, clan già emerso nella indagine Vulcano. A San Marino non si era saputo nulla. Rispunta Fincapital ed anche Agostinelli, nonché il rampollo di Sandokan.
Ultimo aggiornamento 15 aprile ore 7,20
L’Informazione di San Marino: “Duecento milioni di euro di prestiti concessi dalle
banche a FincaPital in cambio di nulla” / Preoccupante affermazione di uno degli indagati, Agostinelli, che tira in ballo anche Banca centrale mentre è intercettato dopo aver denunciato l’attività di Livio Bacciocchi alla gendarmeria alla quale dice di aver spiegato i meccanismi di gestione all’interno della finanziaria di Dogana
14 aprile
L’Informazione di San Marino: Attraverso Fincapital nelle banche sammarinesi i denari della droga, del gioco d’azzardo, delle estorsioni e dei videopoker illegali / Una ricostruzione fa capire come l’Agostinelli, sebbene ritenuto anche dagli altri membri del sodalizio criminale una testa calda, fosse colui che era stato designato dall’organizzazione criminale “come soggetto di riferimento nella zona di Rimini, confinante con San Marino, per il
reimpiego di capitali illeciti
La Voce di Romagna San Marino: Operazione
Titano. A una vittima minacciarono di rapire e sciogliere i figli nell’acido. Un altro fu pestato perché raccontò una notte di sesso / Botte, minacce e paura Così agiva il clan / A raccontare gli episodi pentiti come Umberto e Salvatore Venosa e alcune vittime
Libertas: Quelle rogatorie in mano ai Casalesi. Operazione Titano, i giornali
12 aprile
Il Ducato: Morosini: “Le mafie sempre più forti al Centro-Nord”. Bondi: “Parlarne non è
più tabù”
La Voce di Romagna San Marino: Agostinelli e Bacciocchi ai ferri corti / Il primo prova a
rivolgersi al notaio Belluzzi che però prende tempo e alla fine non accetta
l’incarico.
L’Informazione di San Marino: Ferrari
sbloccata con atto falso redatto da un notaio
L’Informazione di San Marino: Operazione
“Titano”, dagli atti si evince un problema di sistema che non protegge se
stesso e copre Fincapital
11 aprile
llSole24Ore (Roberto Galullo): Venosa racconta che i clan Zagaria, Schiavone e Iovine investono in
edilizia e alberghi a San Marino dal 2000!
Dal blog di Patrizia Cupo, romagnapost.it: Dolce vita e banche: le mire della Mala su Titano e Rimini
Il Resto del Carlino: Ordinavano ‘spiedini’ ma consegnavano droga / Nelle
intercettazioni usavano parole in codice per indicare gli stupefacenti
San Marino Oggi: Operazione “Titano”, tre clan (Schiavone, Iovine e
Zagaria) impegnati in operazioni edilizie a San
Marino
La Tribuna Sammarinese: Lotta alla malavita. Mancano i fatti. Salvatore Calleri
L’Informazione di San Marino: Avvertimenti al commissario Fincapital: “Ti vogliono fare sciogliere
nell’acido”
L’Informazione di San Marino: Vallefuoco: “mi sono tenuta buona una banca con direttore e cassiere” /
I casalesi radicati dal 2000 tra l’Emilia e il Titano. Scambio di Sms
tra il boss Livio Bacciocchi e il Boss di Brusciano. Il primo piange miseria, il
secondo minaccia di tirar fuori la “storiella dei gatti”
Antimafia, bradipo. Anche Ranfo ha commesso un errore
10 aprile
Il Fatto Quotidiano: San Marino SpA / Più informazioni su: Camorra, Carmine Schiavone, Casalesi, Riciclaggio,
San Marino.
IlSole24Ore (Roberto Galullo): Il clan dei Casalesi e la camorra di Acerra riciclavano a San Marino – Il ruolo dei professionisti sul Titano
L’Informazione di San Marino: Bacciocchi, Zavoli e Zonzini, ‘cattura’ di nuovo. Operazione Titano
L’Informazione di San Marino: Le intimidazioni verso Vicari
Il Resto del Carlino: Pesaro. In carcere (omissis) per un’inchiesta sulla camorra (ex vicequestore)
Il Resto del Carlino: Il figlio di ‘Sandokan’ comandava il clan dei Casalesi in riviera / Carmine Schiavone curava gli intrecci tra San Marino e Romagna. Arrestate 24
persone, sequestrate ville e una Ferrari
9 aprile
Da pupia.tv: GLI ARRESTATI. Francesco Agostinelli, 49 anni, di Fano (Pesaro-Urbino); OMISSIS; Mario Barallo, 30, di Casal di Principe (Caserta); Roberto Bellarosa, 50, di Riccione (Ravenna); Gennaro D’Amore, 45, di Brusciano (Napoli); Salvatore Di Puorto, 40, di Casal di Principe; Sigismondo Di Puorto, 41, di Casal di Principe; Roberto Giammattei, 64, di Fano; Mario Iavarazzo, 38, di Casal di Principe; Antonio Lamboglia, 51, di San Nicola la Strada (Caserta); Laureta Lugo, 39, di Riccione; Pasquale Maisto, 39, di Villa Literno (Caserta); Giuseppe Mariniello, 48, di Acerra (Napoli); Guido Montebelli, 54, di San Clemente (Ravenna); Roberto Pierucci, 45, di Fossombrone (Pesaro Urbino); Mirko Ponticelli, 27, di Castel Volturno (Caserta); Ferdinando Raia, 47, di Somma Vesuviana (Napoli); Erjon Saliu, 30, di Rimini; Roberto Santirocco, 41, di Riccione; Carmine Schiavone, 30, di Casal di Principe; Giorgia Seafini, 37, di Fano; Francesco Sinastra, 32, di Ramacca (Catania); Francesco Vallefuoco, 46, di Brusciano (Napoli); Massimo Venosa, 38, di Montevarchi (Arezzo).
Da La Repubblica: Al centro della rete di complicità individuata dalla Procura nel Nord Italia c’è un “carneade” del riciclaggio, l’indagato Franco Agostinelli che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, era l’uomo che si attivava serratamente per “radicare” il clan dei Casalesi tra la repubblica di San Marino e le città della riviera. In particolare sono emerse, tra Riccione e Rimini, estorsioni e vari episodi di intimidazione ai danni di aziende del settore tessile oppure impegnate nell’indotto della moda del made in Italy.
Quest’inchiesta produce, tra l’altro, anche la prima grave accusa per Carmine Schiavone, il rampollo ventenne del boss Francesco, detto Sandokan, recentemente già arrestato per estorsione ed oggi per la prima volta sotto accusa con l’ipotesi di associazione mafiosa.
Tra i forzieri individuati per le operazioni finanziarie sospette, la società FinCapital, finita sotto la lente degli investigatori che hanno sequestrato anche alcune villette e altri beni immobili, oltre ad auto di lusso tra cui una Ferrari.
Da Il Fatto Quotidiano: I clan avevano scelto San Marino per ripulire il denaro proveniente delle operazioni illecite attraverso la solita rete di insospettabili: imprenditori, ma anche un notaio. Il meccanismo era rodato e funzionava attraverso una serie di operazioni finanziarie con società di capitali come la Fincapital Spa, destinataria di ingenti capitali sporchi. La lavatrice ‘San Marino’ consentiva così di riutilizzare i soldi ripuliti.
Al centro delle attività degli esponenti dei clan investimenti immobiliari, ma anche spaccio di stupefacenti.
Da Smtv San Marino: Il nome scelto dai Carabinieri di Caserta chiama pesantemente in causa la
Repubblica. Il clan dei Casalesi – secondo gli inquirenti – avrebbe scelto
alcune società di capitali di San Marino per riciclare denaro sporco attraverso
complesse operazioni finanziarie. 5 gli arresti nel riminese: il 40enne barese
Roberto Santirocco; Roberto Della Rosa – riminese di 50 anni -; Guido
Montebelli, 53 anni di Riccione; e poi 2 albanesi: Laureta Lufo – 38 anni -, e
Erjon Saliu, 30enne. “Custodivano armi e droga per conto dei camorristi di Casal
di Principe”, affermano i carabinieri. Durante le indagini coordinate dalla DDA
di Napoli, oltre al canale per il riciclaggio di denaro sporco a San Marino,
sarebbe emersa infatti la creazione di una struttura satellite – operativa nelle
Marche e in Emilia Romagna – per la gestione degli affari illeciti nelle due
regioni.
Da interno18.it: Operazione ‘Titano’, i soldi dei Casalesi nella Repubblica di San Marino / In atto il sequestro di beni mobili e immobili per un valore di 2 milioni di euro. Tra questi una Ferrari Scaglietti
Caserta – Nelle prime ore della mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, hanno seguito un’ordinananza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 24 indagati responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere di tipo mafioso e riciclaggio, con l’aggravante del metodo mafioso.
L’attività investigativa ha permesso di individuare un canale di reimpiego dei capitali illecitamente percepiti attraverso operazioni finanziarie con società di capitali nello stato di San Marino, nonché ricostruire le manovre del sodalizio tese alla creazione di una struttura satellite operativa nelle Marche ed in Emilia Romagna per la gestione in loco degli affari illeciti.
Nell’ambito dell’operazione, convenzionalmente denominata “Titano”, sono stati oggetto di sequestro preventivo beni mobili ed immobili per un valore di 2 milioni di euro, tra cui una Ferrari modello Scaglietti.
Da giornalettismo.com: Nei confronti delle 24 persone arrestate i Carabinieri del Nucleo Investigativo
di Caserta hanno eseguito ordinanze di custodia cautelare in carcere per
associazione a delinquere di tipo mafioso e riciclaggio, con l’aggravante del
metodo mafioso. I provvedimenti sono stati emessi al termine di indagini
coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.