San Marino. Il Ps rilancia la propria azione richiamando i socialisti storici

San Marino. Il Ps rilancia la propria azione richiamando i socialisti storici

Il Ps chiama a raccolta i socialisti storici per rilanciare al sua azione. Accordo con “Difendiamo San Marino”. “La politica è in tilt, riportare in primo piano il ruolo dei partiti”

ANTONIO FABBRI – Qualche settimana fa il Partito socialista aveva lanciato un appello e vecchi e nuovi compagni per rilanciare la propria azione. L’invito è stato raccolto da “Difendiamo San Marino”, gruppo rappresentato da Augusto Casali che insieme ad altri socialisti storici ha deciso di rispondere all’invito del Ps e del suo presidente, Antonio Lazzaro Volpinari.

L’analisi comune è che sia necessario riportare in primo piano il ruolo dei partiti e della politica e poi, nell’accordo che è stato siglato tra il Partito socialista e Difendiamo San Marino, ci sono cinque punti fondamentali: rapporto con l’Italia privilegiato, ma non esclusivo e di pari dignità; rapporto con l’Europa e no all’adesione oltre a trasparenza nel percorso di associazione; sanità, che deve restare pubblica salvaguardandola dagli attacchi “più o meno manifesti” che vorrebbero soppiantare il pubblico con il privato; legge elettorale da rivedere verso il proporzionale puro, visto che il sistema precedente che imponeva alleanze prima del voto, ha visto governi caduti tutti prima della naturale scadenza della legislatura e anche il sistema elettorale attualmente in vigore, si legge nell’accordo, è un ibrido troppo timido, incapace di risolvere i problemi esistenti; quinto punto un intervento sul piano istituzionale che consenta di ridare centralità al Consiglio Grande e Generale nelle scelte economiche e sociali della Repubblica. “E’ un messaggio che vogliamo lanciare con questa conferenza stampa – ha detto il presidente del Ps Antonio Lazzaro Volpinari – che il socialismo è una cosa molto bella, ma se non si basa sullo sviluppo, sulla democrazia e sulla giustizia sociale non si va da nessuna parte. E’ per questo che occorre tornare a fare politica”.

Gli fa eco Augusto Casali che ha sottoscritto l’accordo con il Ps: “Manca la politica. Il sistema dei partiti è andato in tilt. La classe politica, fatta qualche eccezione, è molto superficiale – ha sottolineato Augusto Casali -. Persone come me non possono essere né gente del presente e tanto meno del futuro, ma possiamo mettere a disposizione la propria esperienza per fare scelte più ponderate. La politica è oggi abbastanza assente a tutti i livelli e in tutti i settori non è che le cose vadano troppo bene. Non ci sono le strutture di partito che prevedevano un percorso, una gavetta, un’esperienza. C’è stato un cambio generazionale, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Occorre perciò ridare fiato a un sistema partitico e, in questo, ridare spazio ad un ruolo del Partito socialista. Anche se sappiamo che non è facile, ci impegniamo in questo”, ha detto Casali.

“Sono uscito dalla politica nel 2010, non ho nessuna voglia di rimettermi – ha detto Paolo Bollini – ma accolgo l’appello del presidente del Ps, Tonino Volpinari. Mettiamo a disposizione la nostra esperienza a favore di giovani pronti a lavorare al servizio del Paese, ritagliando al Partito Socialista il ruolo di primo piano che gli spetta. Vediamo ancora oggi partiti attualità molto più vicini a poteri forti che hanno sempre la meglio. Chi sta peggio è la popolazione, chi ha difficoltà ad andare avanti”.

Critici anche sulla perdita della neutralità. “Questo è un esempio della mancanza di visione politica. Su questo tema hanno preso una bella cantonata. Dalla sera alla mattina ci siamo ritrovati senza più la nostra storica neutralità”, hanno rimarcato Casali e Bollini.

Sulla riaggregazione dell’area riformista, di cui si è parlato negli ultimi tempi, interviene Alessandro Mancini: “Il Ps segue con prudenza e con attenzione questi percorsi, perché nel tempo ci sono state fusioni, divisioni, rifusioni che hanno fatto comprendere che i progetti possono avere un buon esito se si trova una sintesi sulla soluzione dei problemi del paese”. Mancini rinnova la fedeltà al progetto di Npr, ma non c’è dubbio che i punti dell’accordo criticano ambiti che l’attuale governo e maggioranza stentano a risolvere e, se possibile, certe situazioni sono pure peggiorate. “A metà legislatura tanti aspetti devono essere sviscerati, tra cui le riforme, non più rinviabili, lo diciamo sempre in Consiglio”, ha detto Mancini, condividendo quanto rimarcato anche da Augusto Casali, ed evidenziando che il Partito socialista ha ruolo di pungolo in questa direzione e nella maggioranza di cui fa parte, che non è comunque in discussione.

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo 

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