San Marino. “Il signore del Des vuole mettere le mani sulla Scuola Superiore”

San Marino. “Il signore del Des vuole mettere le mani sulla Scuola Superiore”

Allarme in Commissione: il signore del Des vuole mettere le mani sulla Scuola Superiore. Il problema delle mire sulla struttura per farne, in ipotesi, un hotel, posto dai consiglieri di Libera. La rivelazione ha destato perplessità anche tra commissari di maggioranza: “Serve chiarezza”

ANTONIO FABBRI – Il signore del Des è intenzionato a mettere le mani anche sull’edificio della scuola superiore, l’ex ospedale, come lo chiamano ancora molti sammarinesi. La “rivelazione” è emersa in Commissione consiliare Affari Costituzionali e Istruzione, riunitasi ieri, nella quale si è parlato, in comma Comunicazione, della situazione degli edifici scolastici e anche delle mire sulla attuale sede delle scuole superiori. “In questi ultimi giorni -ha esordito Marica Montemaggi di Libera – ci sono stati degli allagamenti nei vari plessi. Il Segretario di Stato può fare un riferimento su danni? Anche nell’ottica di un intervento più strutturato sugli edifici. Alcuni hanno danneggiamenti con- solidati nel tempo. Anche nel programma di riorganizzazione e ridistribuzione dei plessi si deve tenerne conto”. Da questo poi, la consigliera di Libera prende spunto per passare all’argomento del Des e dell’edificio delle superiori: “La discussione va fatta a tutto tondo – ha detto Montemaggi – ci preoccupa la questione del Distretto economico, che mette in discussione l’edificio dell’ex ospedale, la scuola superiore. Serve una visione di lungo periodo, qual è la volontà della segreteria di Stato?”

Ha fatto eco Giuseppe Maria Morganti, sempre di Libera: “Le scuole sono fondamentali e siamo preoccupati per la scuola secondaria superiore in Città. Nei piani del signore che gestirà grandi aree del territorio c’è anche lei. Ci auguriamo che nei piani di ristrutturazione si tenga in considerazione l’elemento sociale e non solo il numero degli studenti. Invitiamo alla riflessione prima che ci sia un documento definitivo anche sull’organizzazione delle classi attuale, che può essere ammodernata, ma c’è poca riflessione. Il principio delle classi aperte, per esempio, sta portando un beneficio enorme”.

Sottolinea la necessità di chiarezza anche Giovanni Maria Zonzini, di Rete: “Qualcuno è interessato ai locali del liceo? Su questo tema, sul Des, si deve arrivare a dire di che cosa si stia parlando. Serve chiarezza. Sul problema della collocazione del liceo chiedo al Segretario di Stato qualche lume sul polo scolastico a Fonte dell’Ovo. Se ne parla dal 2015”.

Guerrino Zanotti, di Libera, tiene a sottolineare: “Non stiamo millantando nulla. Uno dei tanti Des che ci saranno a San Marino avrebbe espresso la volontà di fare interventi sull’attuale sede delle scuole superiori. Lo abbiamo sentito dire dal Segretario di Stato per le Finanze in un incontro ufficiale. Siamo preoccupati per il destino dell’immobile. Se ci sarà spazio per il confronto in Commissione sul riordino scolastico, occorre avere nel giusto tempo il materiale relativo”. La possibilità di una struttura ricettiva al posto dell’ex ospedale era emersa durante l’incontro che lo stesso Segretario alle Finanze ha avuto, prima dell’ultimo consiglio, proprio sul tema Des con le opposizioni. L’intento sarebbe quello di creare in quella sede una struttura ricettiva.

Nella replica il Segretario all’istruzione Andrea Belluzzi, afferma di auspicare “un confronto per condividere delle soluzioni. Ma serve coerenza, per esempio sulla scuola in Città. C’è un lavoro tecnico, ma al centro c’è l’aspetto educativo, dobbiamo giocarci la partita con le risorse che abbiamo e condividere una prospettiva. Siamo andati a vedere varie esperienze e avremo modo di confrontarci. Superiamo certe barricate e affrontiamo le questioni per costruire una prospettiva. Sul Des, la vocazione dell’università è la zona Unesco, la sue espansione è nella zona Unesco, al di là degli immobili. Ci sono sedi fuori, ma restino le eccezioni. Se si pensa a un campus serve una progettazione: è un elemento di crescita, se ci sono fondi che ci permettono di investire è un’occasione da non perdere. Ma non ne facciamo solo una questione immobiliare”, ha affermato.

Nella sostanza la questione è ancora poco chiara, ma la preoccupazione è invece reale e quanto emerso ieri in commissione ha colto di sorpresa anche alcuni consiglieri di maggioranza che hanno infatti chiesto chiarezza sulla progettualità.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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